Flat tax: Fratelli d’Italia e Lega Nord l’hanno spiegata ai cittadini
SARONNO – Venerdì scorso a Saronno si è tenuta una conferenza sulla “Flat tax”, tassazione ad aliquota unica 15 per cento organizzata dalle sezioni di Saronno della Lega Nord e da Fratelli d’Italia.
E’ intervenuto l’onorevole Marco Rondini, per la Lega Nord, in qualità di presidente della Commissione affari sociali, il quale ha illustrato il “Disegno di legge” presentato alla Camera dei deputati a giugno 2015 per l’applicazione dalla Flat tax 15 per cento. Illustrando inoltre l’orientamento politico della Lega in riferimento al suddetto decreto e auspicando un suo passaggio alle varie Commissioni e quindi alla discussione alle Camere. E’ inoltre intervenuto l’avvocato Andrea Delmastro Delle Vedove, facente parte della direzione nazionale politica di Fratelli d’Italia per la parte economica ed anch’egli auspicando una celere applicazione della Flat tax 15 per cento ha richiamato gli organizzatori del convegno in quanto il titolo non era esatto perché la ritiene non una strada per la ripresa ma l’unica strada per la ripresa, in quanto è l’unico sistema fiscale che possa dare fiato all’economia rivitalizzandola dalla grave recessione anche dovuta ad un vetusto sistema economico-fiscale.
Ecco il riepilogo dei contenuti della serata, a cura degli organizzatori, Ernesto Credendino, referente cittadino di Fratelli d’Italia; e Davide Borghi, segretario cittadino Lega Nord
Poi la parola è passata all’atteso Armando Siri, nella sua qualità di ideatore della Flat Tax per l’Italia al 15 per cento, e responsabile economico e delle formazione di “Noi con Salvini”. Armando Siri giornalista dal 1998, redattore nei principali Telegiornali Mediaset, nel 2011 fonda e diventa presidente del Partito Italia Nuova. Scrive numerosi saggi politici, filosofici ed economici tra i quali “La Beffa”, “Il Sacco all’Italia”, “L’Italia Nuova”, “La Luce e l’Ombra” e nel 2014 il saggio economico “Eurokrazia-Le origine e la via d’uscita!” Nel 2014, in collaborazione con il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, porta all’attenzione dei media nazionali una delle sue proposte, quella fiscale ad aliquota unica, il progetto della Flat tax, grazie ad un convegno internazionale svolto a Milano al quale partecipa anche il padre fondatore di tale sistema fiscale applicato in circa 40 paesi al mondo, il professore della Stanford University, Alvin Rabushka. Autore delle proposta di legge per l’introduzione della Flat tax al 15 per cento, presentata alla Camera dei Deputati il 15 giugno 2015 dal gruppo parlamentare della Lega Nord.
La Flat tax , aliquota unica rispetta l’articolo 53 della Costituzione. Al posto dei 5 scaglioni e delle 5 aliquote vengono introdotti, per mantenere il criterio di progressività, le deduzioni fiscali sul reddito familiare di tremila euro fissi: da 0 a 35 mila euro di reddito familiare hanno diritto alla deduzione tutti i membri del nucleo familiare. Da 35 mila a 50 mila euro ne hanno diritto solo i carichi familiari, mentre a partire da 50 mila euro si applica l’aliquota secca.
Situazione attuale: l’analisi di cosa non vada nel sistema fiscale italiano è semplice ed è racchiusa in pochi dati. Un gettito fiscale su Pil elevatissimo che pone l’Italia ai vertici mondiali per pressione fiscale (47,6% del Pil verso 30,3% media mondiale, 33,7% Svizzera, 22% USA, 37,1% Spagna, 34,7% Giappone, 10,3% India, 45,3% Germania, 33,2 Australia) in pratica solo alcuni stati nordici risultano con un dato superiore ma a fronte di servizi sociali imparagonabili. Un’alta evasione-elusione. Il reddito medio dichiarato è di 19mila euro lordi. La forte progressività delle aliquote ha ottenuto come risultato che solo lo 0,2 per cento dichiara più di 200 mila euro lordi (90% di questi super-dichiaranti sono lavoratori dipendenti e pensionati, categorie che in generale pagano l’80% dell’Irpef). Un’enorme complessità fiscale e un elevatissimo contenzioso spesso risolto a favore del cittadino 150 mila liti pendenti. 40% tasso di vittoria del cittadino verso lo Stato. Ovviamente vastissimo è il numero di casi in cui il cittadino, pur avendo ragione, sceglie di pagare per non sopportare i costi e i tempi del contenzioso. Un grande numero di tasse slegate dal reddito con una tassazione su capitali ai vertici in Europa e tassazioni societarie in cui il gettito maggiore non viene dall’Ires bensì dalla somma di imposte non calcolate direttamente sull’effettivo reddito d’impresa. Aliquote così alte che quasi tutti i tentativi di alzarle ulteriormente provocano come risultato un calo del gettito come si può leggere nel rapporto su dati fiscali gennaio/luglio 2014. Semplicità di gestione: l’abolizione di tutte le complicazioni fiscali renderà pagare le tasse semplicissimo e immediato, come semplicissimi e immediati potranno essere i controlli. A questo punto un evasore non avrebbe più scuse e sarebbe impossibile nascondersi dietro ad interminabili discussioni su acconti, righi, detrazioni. Anche le sanzioni per chi insistesse ad evadere potrebbero diventare severissime.
Se si volessero introdurre differenziazioni regionali per creare aree a fiscalità agevolata basterebbe agire sulla deduzione fissa.La modificazione della tassazione a scopo di stimolo-controllo dell’economia potrebbe attuarsi molto semplicemente agendo sull’aliquota.
Il sistema è caratterizzato da una grande semplicità, da un’intrinseca equità e la sua applicazione potrebbe aiutare grandemente la ripresa economica.
La flat tax come “tassa giovane”: il vecchio sistema fiscale era pensato per una popolazione di lavoratori dipendenti con stipendi stabili negli anni. In realtà il mondo del lavoro attuale è fatto di forti oscillazioni di reddito, con compensi sempre più legati al successo di iniziative che spesso richiedono anni di investimenti, anche come formazione personale, per concretizzarsi. Il sistema ad aliquote punisce irragionevolmente il reddito irregolare nel tempo, una realtà ben conosciuta nel mondo delle piccole e medie imprese e degli startup, spesso prima forma lavorativa immaginata dai giovani più creativi. Si pensi ad esempio al caso in cui un soggetto con un lavoro stabile che incassi per tre anni 30 mila euro l’anno, comparato con un giovane che lavori ad un’idea commerciale non guadagnando nulla per due anni ma riuscendo a realizzarla il terzo anno con un reddito di 90 mila euro. Con il sistema attuale il secondo pagherà molte più tasse rispetto al primo pur avendo ottenuto nel triennio lo stesso reddito. Con la flat tax la penalizzazione per la percezione di redditi irregolari nel tempo verrà largamente attenuata, evitando di ricorrere anche in questo caso ad inutili esercizi di ottimizzazione fiscale per evitare di mostrare un reddito troppo elevato in un singolo anno che verrebbe falcidiato dal fisco.Giustizia sociale: se la scommessa della flat tax funzionerà quello che sembra un regalo per i ricchi si rivelerà uno sgravio per i poveri. Se ci sarà meno elusione chi ha di più contribuirà di più e volentieri perché costerà meno di inventarsi cavilli e schermi fiscali e chi ha di meno non dovrà pagare nulla. Il principio della Flat tax esteso alle imprese: anche per le imprese il sistema fiscale dovrà essere informato all’abolizione delle tasse slegate dal reddito quali l’Irap o gli studi di settore, il cui superamento sarà oggetto di un futuro approfondimento. Le imposte dovranno essere pagate sulla base di uno schema semplificato che si avvicini il più possibile alla configurazione ricavi-costi= reddito tassato con aliquota flat. La forte semplificazione e la certezza di non sottostare a costi insostenibili anche in caso di esercizi in pareggio o perdita provvederà l’ossigeno necessario per resistere sino al momento dell’inevitabile crollo della moneta unica, quando le normali condizioni di competitività saranno ripristinate e sarà finalmente possibile tornare a crescere. Una strada per la ripresa: facciamo qualcosa di diverso da ciò che facciamo usualmente, cambiamo.
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16032016
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Commenti
Per chiarirsi ulteriormente le idee:
http://noisefromamerika.org/articolo/proposta-salvini-traduzione
Grazie ora sì che sono contenta…argomento del cavolo!!!
Che noia che noia che noia…serata pessima buttata via ad ascoltare gente che parla del nulla…è un ‘argomento che in Italia non si può fare, pura fantasia, favole favole e basta
Che con aliquota inferiore diminuisca l’evasione è una balla colossale!
Con l’introduzione dello sconto a chi paga la multa entro pochi giorni si voleva ridurre le contestazioni; risultato zero. Chi evade è perché è un egoista e pensa solo ai fatti propri cercando di fottere il prossimo. Chi si lamenta delle tasse sono i maggiori evasori!
Occhio alle panzane !
Il “professore” Alvin Rabushka cui si ispirano Fdi e LN non è – come loro dicono – docente ordinario alla Stanford University bensì semplice “fellow (emeritus)” alla Hoover Institution, una fondazione privata che è semplicemente ospitata dalla Stanford Un.
http://web.stanford.edu/~rabushka/
Se quesgto è l’inizio …
CHISSA’ IN QUANTI L’HANNO CAPITO CHE SI TRATTA DI UNA SOLA. SPERIAMO IN TANTI!!!
Due conti, seri, sulle sparate sulla flat tax:
http://www.lavoce.info/archives/31913/flat-tax-100-miliardi-in-meno-entrate-fiscali/
Se al prossimo giro Fagioli scrive ancora “Giustizia sociale” sulla sul suo materiale elettorale giuro che passo personalmente, e alla luce del giorno, a scrivere pagliaccio su tutti i manifesti.
Se il presupposto è il crollo della moneta unica (e non l’espulsione di un paese, l’Italia, che con un ridicolo sistema fiscale come quello spiegato da questi buontemponi, non sarebbe più in grado di gestire il bilancio dello Stato, sempre attaccato, ama sempre saldamente occupato da simili personaggi), allora siamo propio tranquilli…
Lega Nord:sono passati da Lombardia Regione Autonoma all’Indipendenza della Padania, poi al Federalismo, toppato il federalismo sono passati a “Prima il Nord”, adesso i problemi sono la Flat Tax e… il candidato Sindaco a Roma.
Non critico gli amministratori locali Leghisti che hanno il loro da fare per cercare di risolvere i problemi della città! Critico i “Poltronari” Romani e Regionali ben stipendiati, che parlano, parlano e non fanno fatti!
Stessa balla del federalismo e della secessione tutte mete irraggiungibili che permettono a questi qui di stare sulle loro poltrone