Brexit, Lorenzo Guzzetti (Uboldo): “Cartina di tornasole della nostra società”
Che dire. La Brexit è la cartina al tornasole della nostra società.
Una società incazzata e delusa da quello che l’Europa Unita ha portato vedendo solo i punti negativi e non positivi.Se oggi chiunque di noi può aprire un negozio o un’attività lo deve all’Europa. Se oggi c’è chi perde il lavoro e non paga un euro per riformarsi e riqualificarsi lo deve all’Europa. Se oggi siamo riusciti in parte a superare la crisi economica del 2008 lo dobbiamo al fatto che siamo stati uniti e insieme: da soli ci avrebbero “mangiato”. Se oggi esistono determinate infrastrutture nuove che mai e poi mai l’Italia avrebbe potuto permettersi lo dobbiamo all’Europa. Se oggi possiamo girare per tutto il Continente senza perderci in passaporti, cambi moneta e molto altro lo dobbiamo all’Europa. Sono tanti i “vantaggi” che vengono dallo stare insieme. Certo, la debolezza politica dell’Ue è palese. Certo, la politica troppo debole (sia a livello di regole che a livello di uomini/donne) ha portato l’economia al centro di tutto e le banche e i mercati a farla da padrona.
Certo, aver sempre considerato Bruxelles a livello elettorale come il “cimitero degli elefanti” o mandarci eurodeputati/e completamente sprovveduti di un CV politico seppur minimo ci ha resi inermi di fronte alla forza del potere economico Certo, lo spirito dei Padri si è forse perso in mezzo a regole assurte a verità assoluta e perchè sì, “di rigore si muore”.
Non averlo capito è stato sbagliato. Certo è che però l’Ue ci ha costretti a fare i conti con una profonda verità che, culturalmente, non siamo forse pronti ad affrontare. Abbiamo vissuto 60 anni ben oltre le nostre possibilità e il vivere insieme ci ha portati obbligatoriamente a rivedere tanti nostri stili di vita perchè gli stessi bilanci statali sono cambiati e perchè l’UE, come una mamma o un papà, ci ha detto che se entrano 100 lire in casa non ne posso spendere 120 perchè prima o poi andrò a “gambe all’aria”.L’Ue, soprattutto post 1989, ci ha obbligati a smettere di fare i conti con Washington perchè il muro è caduto. L’Ue ci ha costretti a prendere coraggio davanti a una verità: dobbiamo stare in piedi con le nostre gambe.
Lo dice uno che ha preso un Comune con 7 milioni di euro di debiti (14 miliardi di lire) e che lo restituirà praticamente a zero.
Certo, siamo stati bravi, ma queste nuove regole ce lo hanno imposto.
E’ per questa ragione che ritengo personalmente la scelta del Regno Unito uno dei più grandi errori storici. E’ per questa ragione che però temo quell’ondata di populismo che con molta probabilità ci affonderà anche a noi. A breve. A ottobre.
Lorenzo Guzzetti
24062016