Giannoni contro la burocrazia: 7 mesi per recuperare 17,03 euro
Tutto è iniziato quando, nell’agosto scorso, è arrivata alla moglie del saronnese una bolletta della società elettrica per 97,03 di cui 80 di canone Rai e il resto di effettiva fornitura. “Mi sono informato trattandosi di un magazzino e visto che mia moglie il canone lo paga altrove gli 80 euro non erano dovuti – chiarisce Giannoni ricostruendo la vicenda – Così ho bloccato il bonifico ed ho provveduto ad effettuare un pagamento solo della somma per la fornitura elettrica”.
Così Giannoni ha versato i 17,03 euro ma ha usato il conto corrente di Enel Energia invece che quello di Enel Servizio Elettrico: “Ovviamente mi hanno richiesto la somma ed ho subito provveduto a saldare con la giusta società – continua il saronnese – ma ho anche iniziato la procedura per riavere il denaro versato sul conto errato”.
Fax e lettere si sono susseguite ma il rimborso non è mai arrivato: “Ho chiamato diverse volte spiegando l’accaduto e mi hanno tutti garantito che il rimborso mi era dovuto. Ed ho anche scritto a diverse sedi, da Roma a Potenza, e persino al direttore generale. Mi hanno parlato, addirittura con una lettera che risulta scritta il 25 dicembre, di un assegno con il rimborso ma non è mai arrivato”.
Giannoni è intenzionato a continuare finchè non gli verrà accreditato il dovuto: “Non si tratta solo di un rimborso ma di diritti che non devono essere dimenticati o calpestati”. E conclude: “Deve versare davvero in cattive acque Enel se non ha da restituire 17, 03 euro”.
Nelle ultime ore Giannoni è stato contattato anche telefonicamente: “Mi hanno chiesto il numero di conto per fare un bonifico. Chissà se riusciremo a mettere la parola fine a questa vicenda…”
(foto archivio)
16052017