Il Comune ci riprova: quasi 7 mila euro per rendere finalmente mobile l’aiuola
SARONNO – L’Amministrazione comunale, malgrado due anni di investimenti e di inconvenienti, è pronta a riprovarci. E’ stato dato incarico, con un investimento di 6,6 mila euro ad un’azienda di rendere finalmente davvero mobile l’aiuola di corso Italia.
La vicenda è nota perchè ha suscitato clamore e fatto discutere l’intera città. Nell’ottobre 2016 l’Amministrazione comunale decise di eliminare i paletti parapedoni che chiudevano la principale via pedonale saronnese all’intersezione con via Carcano. In sostanza ogni volta che era in programma un corteo o una manifestazione i paletti dovevano essere eliminati qualche giorno prima dell’iniziativa, sostituiti temporaneamente da un nastro bianco e rosso che restava a “sventolare” fino a qualche giorno dopo l’iniziativa. “Per una questione di semplicità, comodità, tempo ed anche per decorso urbano” era stata pensata una soluzione alternativa.
L’idea fu quella di un’aiuola mobile che si aprisse per permettere il passaggio di auto e pedoni quando necessario. Venne disegnata dallo stesso assessore con il logo della città ma le novità positive finirono lì. Nell’aprile 2017 la prima aiuola mobile saronnese venne installata e quando gli operai comunali tentarono di aprirla arrivò il primo colpo di scena. Ci vollero quasi due ore perchè si dimostrava davvero poco mobile tanto che due uomini con tanto di attrezzi faticavamo molto per spostarla pochi centimetri per volta. Si parlò di un problema di peso, di orientamento delle ruote e soprattutto dell’impegno della società che l’aveva realizzata a risolvere il problema in pochi mesi. Da allora l’aiuola è stata aperta in diverse circostanze: a Sant’Antonio per la rievocazione storica, a Carnevale per la sfilata, al 25 aprile per il corteo: ogni volta con grande difficoltà e fatica.
Malgrado le ripetute pressioni dell’Amministrazione comunale, compresa la minaccia di un’azione legale, l’azienda che ha realizzato l’aiuola non l’ha ancora sistemata e così è stata chiamata un altra società. Con un investimento di 6,6 euro si dovrebbe riuscire a rendere davvero mobile il dispositivo.
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21062018