Consiglio comunale al freddo e al gelo: riscaldamento spento alle 22
SARONNO – Cappotti, sciarpe e guanti questo ormai è il kit necessario per affrontare le sedute del consiglio comunale cittadino. Ieri sera per l’ennesima volta i consiglieri comunali, addetti ai lavori e pubblico presente in sala hanno dovuto fare i conti con temperature davvero sotto la soglia dell’accettabilità.
Quando la seduta è iniziata il riscaldamento era accesso ma intorno alle 22 si è bloccato e la temperatura è scesa rapidamente. Con buona pace dei presenti che hanno iniziato indossando sciarpe e arrivando in pochi minuti al cappotto. Una situazione surreale soprattutto perchè non si tratta certo di una novità.
In passato si è parlato di un problema di programmazione legato alla necessità che Aimo, che gestisce palazzo insubria dove ha sede Sala Vanelli, attivi il riscaldamento e anche di guasti. A rendere ancor più critica la situazione l’assenza, ormai da diversi anni, di macchinette per bevande calde.
Il freddo è entrato più volte nel dibattito tanto da essere citato all’assessore ai Servizi sociali Gianangelo Tosi e dal consigliere comunale Francesco Banfi che ha ironizzato “va bene il risparmio ma almeno il riscaldamento si poteva tenere acceso fino alla fine della seduta”.
[gallery type=”rectangular” ids=”156300,156301,156302,156303,156304,156305,156306,156307,156308,156309,156310,156311″]
21122018
Lascia un commento
Commenti
Fra le foto postate dei presenti nella sala consiliare non si nota la presenza del sindaco e di alcuni esponenti di giunta. Forse avevano caldo per gli argomenti che dovevano affrontare e non avevano necessità di coprirsi dal freddo.
I leghisti non sono adatti neanche per schiacciare del riscaldamento?
Bisogna solo ringraziare il passato, ringraziare Renzi ultimo soldato dell’era Monti . Ci lamentiamo di una distruzione fatta dal Pd, ora le conseguenze sono nazionali .
-
Chiacchiere e distintivo
Per far funzionare un impianto sai cosa serve?
e meglio la stufa con pellet
A parte le “foche” gelate in sala alla conclusione dei lavori alle due di notte.
Finalmente, alcune forze politiche hanno richiamato l’amministrazione a dare una risposta certa agli abitanti di via Grandi, che hanno dovuto fare ricorso al TAR, per il “Campo nomadi 2” che si intende lì insediare e la cui delibeta non è ancora stata sospesa. Parlando poi di Guardie Giurate in Piattaforma Ecologica per “difendere” la stessa dalle incursioni e scorribande dei “sinti”, che a quanto pare in quel luogo non si comportano da perfetti cittadini Saronnesi integrati, come più volte affermato, per far “digerire” ai residenti, asili e presidi di scuole vicine a via Grandi l’insediamento di quattro famiglie per un totale di circa 20 persone in una area attrezzata per ospitare i loro Camper e Case Mobili. Speriamo si trovi presto una soluzione alternativa.
Al gelo in un interno ? la sparate grossa!!
-
Finchè è l’opposizione le darei ragione, ma credo che le foto persino dei leghisti infreddoliti siano testimonianze chiare del freddo gelido.
non sanno gestire un riscaldamento…figurarsi un comune