Trasporto pubblico: la Regione cancella il biglietto per il solo treno
GROANE/BRIANZA – Non si placa la polemica sulle novità del trasporto pubblico che riguardano Città Metropolitana e le province di Monza e Brianza e Pavia.
Dopo la conferma del fatto che la provincia di Varese rimane per il momento esclusa dalla riforma del biglietto unico integrato voluto dall’Agenzia del Trasporto locale milanese e dal comune di Milano, è ora il provvedimento di Regione Lombardia a fare discutere, in quanto la maggioranza che governa al Pirellone ha cancellato la possibilità di acquistare il biglietto per il solo treno.
Ma facciamo un passo indietro.
La riforma dei trasporti locali prevede due novità in vigore dal 15 luglio scorso: la prima riguarda l’aumento del costo dei biglietti Atm sulla città di Milano (da 1,50 a 2,00 euro la singola corsa) e la seconda riguarda l’introduzione di un biglietto unico integrato (valido per trasporto ferroviario + Atm) per i residenti nella Città Metropolitana milanese e nelle province di Monza e Brianza e Pavia. Ovviamente, il costo del biglietto unico integrato è superiore a quello del singolo biglietto tradizionale che viene utilizzato per il treno, ma è conveniente per i pendolari che utilizzano entrambi i mezzi, in quanto si registrano risparmi più o meno importanti in base alle fasce di residenza dei pendolari stessi (da M1 a M9).
Ne consegue che, se un utente deve usare soltanto il treno, potrà continuare ad acquistare solo il biglietto ferroviario, che ha un costo identico a quello in vigore negli ultimi anni, senza rincari. Tutto chiaro quindi e probabilmente indolore per la maggior parte degli utenti, che hanno la possibilità di scegliere sulla tipologia di biglietto da richiedere in base alle esigenze: solo treno, oppure treno+Atm.
Nella realtà dei fatti, invece, tutto questo discorso sarà valido soltanto fino al 30 settembre prossimo. Con un provvedimento approvato dalla Regione Lombardia, infatti, dal primo ottobre non sarà più possibile per il pendolare scegliere: dal 1° ottobre non saranno più venduti i biglietti e gli abbonamenti per il solo trasporto ferroviario, ma tutti saranno costretti ad acquistare il biglietto unico integrato, anche se non si è interessati al mezzo Atm. “Nonostante si potesse, per legge, mantenere il biglietto per il solo treno per altri cinque anni – commenta il consigliere regionale brianzolo del Pd, Gigi Ponti – la giunta regionale di Lega e centrodestra ha deciso di cancellare questa possibilità, addossando all’Agenzia per il Trasporto pubblico locale la responsabilità degli aumenti per i pendolari, che non vi sono affatto con il biglietto unico integrato, ma che saranno reali dal primo ottobre grazie al provvedimento dell’amministrazione regionale”.
09082019