Case prefabbricate: come rinfrescare la propria abitazione in legno in estate?
È ormai noto che le case prefabbricate in legno, soprattutto se non coibentate, possono temere un po’ il caldo in estate, che potrebbe penetrare facilmente dal soffitto, da eventuali fori presenti negli infissi o nelle pareti in generale.
Per questo motivo, come evitare di vivere un’estate d’inferno ed avere un bel clima fresco all’interno della abitazione?
Andiamo a scoprire assieme i tre diversi metodi per rinfrescare la propria abitazione in legno.
Metodi per rinfrescare le case prefabbricate
Esistono diversi modi per rinfrescare le pareti delle case legno ed in questo articolo proveremo a parlare dei tre migliori:
- Aggiungere un sistema di climatizzazione,
- Installare un sistema di ventilazione,
- Realizzare un buon lavoro di coibentazione.
Chiaramente, nel caso di case in legno prefabbricate già costruite, difficilmente sarà possibile realizzare un buon lavoro di coibentazione, ma sarà possibile installare un sistema di ventilazione o, più economico, installare un sistema di climatizzazione (magari con funzionalità inverter).
Analogamente, se devi ancora realizzare la struttura, si consiglia di investire su un buon isolante dall’esterno, per evitare le fuoriuscite di calore sia in estate che in inverno.
1. Climatizzazione
Il primo modo per rinfrescare gli ambienti interni delle case prefabbricate in legno, così come di una casa in laterizio, è quello di installare un climatizzatore con uno o più split.
In questo modo, potrai impostare la temperatura che vorrai ed accenderlo a seconda delle tue esigenze (ad esempio, puoi impostare un timer di modo che si accenda al mattino, per farti trovare la stanza fresca quando ci entri per lavorare), è in grado di ridurre l’umidità (tramite le funzionalità di umidificazione e deumidificazione) e purificare l’aria.
Inoltre, acquistando un condizionatore con la funzionalità “inverter” puoi sfruttarlo anche in inverno per riscaldare gli ambienti, poiché questi strumenti sono in grado di produrre anche aria calda. Noi consigliamo di acquistare un climatizzatore per chi ha una casa di piccole dimensioni, altrimenti è necessario installarne uno o più split.
2. Sistema di ventilazione
Nel mercato esistono dei sistemi di ventilazione intelligenti ed avanzati, che permettono di ottenere un microclima interno ideale.
Il principio su cui si basa questo sistema è molto semplice, ossia: la ventilazione meccanica garantisce il ricambio dell’aria interna con quella esterna e favorisce, inoltre, l’eliminazione di:
- Anidride carbonica,
- Odori,
- Polveri sottili,
- Umidità e muffe,
- Polline.
Questo sistema che funge da “scambiatore di calore” permette di ridurre i consumi di energia anche fino al 90% rispetto un normale sistema di raffrescamento.
Inoltre, acquistando un sistema di ventilazione smart, potrai configurarlo e gestirlo direttamente tramite lo smartphone (sfruttando la connessione Wi-Fi), il che ti permetterà di preparare l’ambiente in vista del tuo rientro a casa, qualora ti trovassi fuori casa.
3. Coibentazione
Un buon modo per evitare di dover installare un impianto di climatizzazione e mantenere freschi gli interni in maniera “naturale” è quello di coibentare le pareti. Per ottenere una buona resa, questa operazione dovrebbe essere svolta in fase di costruzione e consiste nell’isolare le pareti evitando la dispersione di calore, oltre che la penetrazione del calore esterno verso l’interno della struttura.
Esistono diverse tecniche di coibentazione, così come diversi materiali termici. Diamo un’occhiata sia all’isolamento dall’interno che dall’esterno.
Isolamento esterno
È possibile svolgere un lavoro di isolamento dall’esterno scegliendo una delle seguenti opzioni:
- Sistemi di isolamento termico a cappotto, consiste nell’applicare dei pannelli isolanti ed una finitura in grado di proteggere l’isolante posato;
- Intonaco termoisolante esterno, si tratta di una alternativa alla prima soluzione e consiste nell’applicazione di un intonaco termoisolante al posto dell’intonaco classico esterno;
- Sistemi di facciata ventilata, che è un particolare tipo di rivestimento che prevede l’applicazione di pannelli isolanti distaccati dalla struttura. Il distacco delle due superfici forma un’intercapedine, la quale permette la naturale circolazione dell’aria.
La scelta di realizzare un isolamento esterno è ottimale, perché si avrà una copertura continua su tutta la struttura delle pareti.
Isolamento interno
L’isolamento interno viene svolto quando ci sono problemi nel coibentare le pareti dall’esterno, oppure quando ci sono troppe sporgenze (vedi i terrazzi). Chiaramente, con un isolamento dall’interno è possibile migliorare l’efficienza energetica ed aumentare la classe dell’edificio, senza però ottenere lo stello livello di risultati che si otterrebbero con una coibentazione dall’esterno – perché con un isolamento dall’interno non vengono coperti i ponti termici, pilastri e travi, e viene ridotto lo spazio interno dei locali -.
Infatti, con l’isolamento interno aumenta il rischio che si formi la condensa e che non venga sfruttata la capacità di accumulare calore da parte delle pareti.
I materiali usati per isolare le pareti
Mentre, per quanto riguarda i materiali isolanti abbiamo:
- Sughero, il cappotto interno realizzato con questo materiale è una delle soluzioni che meglio riescono nell’intento;
- Polistirolo, i pannelli in polistirolo vengono utilizzati, principalmente, per l’isolamento esterno dell’edificio, ma possono essere usati anche per un lavoro di coibentazione dall’interno. Per ottenere un miglior risultato, è possibile accoppiare questi pannelli con dei pannelli in cartongesso;
- Aerogel, si tratta di una sostanza che ha la stessa consistenza di un gel, da qui il nome, che è composta dal 98% di aria e dal 2% di silicio amorfo. Le pareti che vengono isolate con questo materiale permettono alla luce del sole di penetrare all’interno senza il rischio di surriscaldare i locali;
- Polistirene espanso sintetizzato (noto anche con la sigla EPS), si tratta di un materiale perfetto per gli ambienti più umidi della casa, realizzato con aria (al 98%) ed idrogeno. Resiste bene alla diffusione del vapore;
- Lana di roccia, un materiale di origine vulcanica che offre alte prestazioni di isolamento termico ed acustico, oltre che prevenire la formazione di umidità, funghi e muffa. È ottimo anche contro i rischi di incendio;
- Lana di vetro, in grado di resistere all’acqua ed all’umidità, oltre che fornire un isolamento termico ed acustico di qualità a lungo;
- Fibra di legno,
- Fibra di cellulosa,
- Fibra vegetale (canapa, cocco o juta).
Questi ultimi tre materiali non sono in grado di resistere in maniera efficiente al vapore e, per questo, vengono posizionati assieme ad uno strato di barriera al vapore o altri materiali caratterizzati dall’elevata traspirabilità.