Pera Williams e tris di Uva Bianca: la frutta Merita l’Assaggio TIGROS di ottobre
Pere e uva sono due frutti che riscopriamo ogni anno in autunno, quando tornano a deliziarci con i loro colori e profumi inconfondibili. A ottobre TIGROS ci fa scoprire alcune varietà eccellenti coltivate in Italia: una pera pronta a soddisfare anche i palati più raffinati e ben tre proposte rivolte a chi ama l’uva bianca.
Frutto di una continua ricerca sul territorio, la proposta Merita l’Assaggio si contraddistingue per la sua provenienza 100% italiana e per la possibilità di scoprire, mese dopo mese, tante varietà frutticole poco note ma di altissima qualità.
Scopriamo insieme cosa ha selezionato TIGROS questo mese per la sua selezione di frutta Merita l’Assaggio.
Pere Williams Verdi
Sapevate che in tutto il mondo vengono coltivate ben 5mila varietà di pere? Con i suoi 30mila ettari dedicati a questa coltura, l’Italia è tra i produttori più apprezzati di questo frutto autunnale.
Dall’Emilia Romagna, regione in cui si coltiva circa il 70% delle pere italiane, arriva la Pera Williams Verde Merita l’Assaggio. Il suo nome rivela l’origine inglese della varietà: a portarla al successo nel Settecento fu un imprenditore della contea del Berkshire. Williams amava a tal punto questo frutto da “battezzarlo” col proprio nome. Dall’Inghilterra al Modenese, in Italia la Pera Williams Verde ha trovato la sua seconda casa, grazie ai terreni permeabili e al clima di questa zona caratterizzato da primavere non troppo piovose, estati calde ed inverni miti, che permettono la maturazione lenta e uniforme dei frutti.
La Pera Williams Verde è perfetta per ricette dolci e salate. Potete cuocerla a vapore e ricoprirla di cioccolato fuso, scaglie di mandorle pelate e foglie di menta per un dolce goloso, oppure tagliarla a dadini per realizzare delle gustose bruschette, in abbinamento a gorgonzola e rosmarino. La sua versatilità in cucina è altissima, ma è deliziosa così com’è. Potete sbucciarla oppure morsicare la sua buccia verde chiaro tendente al giallo. Liscia e profumata, vi conquisterà ancor prima di arrivare alla polpa bianca, zuccherina e succosa. Merita l’assaggio anche per il suo aroma, con sentori di moscato.
Uva Bianca
Puglia e Sicilia sono le regioni d’origine delle tre varietà di Uva Bianca Merita l’Assaggio che TIGROS ha selezionato per il mese di ottobre. Come per le ciliegie, un acino d’uva tira l’altro, specie in ricette sorprendenti. Queste eccellenze dell’agricoltura italiana si possono gustare dopo averle tuffate nel cioccolato fuso, oppure “infilzate” in uno spiedino, alternando gli acini a dadini di formaggio. In Italia siamo abituati ad associare l’uva al sapore dolce, ma accostata a formaggi importanti come Grana Padano, Emmental o Brie si può trasformare nel più sfizioso degli aperitivi.
Il bello dell’Uva Bianca è che esistono tante varietà, che permettono a ciascuno di scegliere quella le cui caratteristiche sono più congeniali al proprio gusto. Chi ama l’uva più dolce e succosa, tanto da ricordare la vaniglia, non può che assaggiare la Pizzutella. Questa varietà, il cui nome in romanesco significa “appuntito”, si contraddistingue proprio per la forma più lunga del solito dei suoi acini. Coltivata in Puglia, è dedicata a quanti amano la spiccata dolcezza di questo frutto.
Chi invece ama la croccantezza degli acini d’uva dovrebbe assaggiare l’Autumn Crisp. Questa varietà tardiva ha chicchi grossi e rotondi, privi di semi, caratterizzati proprio da una croccantezza particolare, che conferisce il nome a questa tipologia. L’Uva Italia di Canicattì invece è un presidio I.G.P., marchio che ne tutela l’origine siciliana. Per fregiarsi di questo titolo infatti l’uva può essere coltivata solo in alcuni comuni tra Caltanissetta e Agrigento. La sua caratteristica distintiva, oltre ai chicchi medio-grandi, è l’aroma intenso, che ricorda il moscato.