La nuova Italia targata Mancini
Il calcio italiano e, in particolar modo la Nazionale guidata da Roberto Mancini, attraversa di sicuro una fase molto delicata. Dopo aver vinto a sorpresa un Europeo, superando avversarie decisamente più quotate, come Belgio, Spagna e Inghilterra, ha clamorosamente fallito il grande appuntamento dei Mondiali in Qatar, perdendo a Palermo contro la Macedonia. Sono soprattutto coloro che hanno il pallino dei pronostici calcio a chiedersi come scenderà in campo la nuova Italia targata Mancini. Procediamo con ordine, analizzando i vari reparti.
Modulo: 4-3-3
Con ogni probabilità continueremo a vedere il 4-3-3, modulo che ha portato la Nazionale a vincere l’Europeo. Il passaggio alla difesa a 3, però, è piuttosto difficile. Con Chiellini oramai fuori dal giro azzurro, la leadership della difesa finirà nelle mani del duo Bonucci-Bastoni.
Portiere
Sarà Donnarumma il portiere titolare. Pochi dubbi al riguardo. L’enfant prodige del calcio italiano, tuttavia, non si è migliorato, come in molti credevano. Dopo lo splendido Europeo, si pensava a un nuovo Buffon. L’addio a parametro zero al Milan e il passaggio al PSG si è rivelato piuttosto complesso: il primo anno, il ballottaggio continuo con Keylor Navas non lo ha aiutato di certo. Poi, qualche papera di troppo, soprattutto nei match che contano (vs Real Madrid e Bayern Monaco) ha messo Mancini sul chi va là. Alex Meret continua a guadagnare posizioni, dopo un ottimo campionato con i partenopei.
Difesa
La difesa ha rappresentato per anni il vanto del calcio italiano. Tuttavia, da qualche anno non è più così. I difensori italiani scarseggiano. Nelle scuole calcio non si marca più a uomo, ma si gioca a zona. E il risultato purtroppo è evidente. Dietro la coppia Bonucci-Bastoni c’è Francesco Acerbi e l’atalantino Toloi. Sulle fasce, Mancini punterà su Di Lorenzo che da capitano del Napoli vive un momento d’oro e su Spinazzola, autore di un Europeo clamoroso, ma purtroppo non ancora ritornato ai livelli antecedenti al grave infortunio che lo ha messo K.O. per diversi mesi. Le alternative sono poche. Mancini non crede in Calabria: il capitano del Milan, con il passaggio alla difesa a 3 da parte di Stefano Pioli, ha perso il posto da titolare nel suo club. Florenzi è in là con gli anni e sta recuperando da uno stop di 6 mesi. Sul versante di sinistra Emerson Palmieri gode della fiducia di Mancini.
Centrocampo
Si tratta del fiore all’occhiello della nazionale. Sia in quanto a titolari, a oggi Verratti, Jorginho e Barella, costituiscono un trio di tutto rispetto, sia in quanto ad alternative, Tonali, Cristante, Pellegrini, Fagioli e Locatelli, la nostra nazionale può vantare su un reparto collaudato con giocatori affermati che sanno toccare bene la palla. Quindi, ci si aspetta un calcio spumeggiante, dinamismo e pressing, grazie a centrocampisti che sanno fare un po’ tutto.
Attacco
Come nel caso della difesa, in questo reparto c’è molto da rivedere. Ciro Immobile si dimostra un ottimo attaccante con la maglia della Lazio. Tuttavia, fa molta fatica nell’Italia di Mancini. Il meglio, il bomber lo dà giocando di contropiede, parola che non piace molto al tecnico jesino che predilige il possesso palla. Ha destato sorpresa in tal senso la convocazione di Mateo Retegui, attaccante centrale del Club Atlético Tigre. In molti si aspettavano la sua volontà di giocare per l’Argentina, ma il centravanti classe 1999 ha sorpreso un po’ tutti. Ai lati, gireranno Federico Chiesa e Domenico Berardi. Da tenere sotto osservazione Zaniolo come finto nueve: il giocatore ha lasciato la Roma per trasferirsi al Galatasaray anche su consiglio di Mancini, affinché giocasse di più. Insomma, c’è attesa per la nuova Italia targata Mancini.