Mining di Bitcoin, inversione di tendenza: il 74% è green
Secondo CoinShares, già oggi il 74% dell’energia necessaria per il mining deriva da fonti rinnovabili. Ma non sono solo queste le notizie positive sulle crypto green
Il sistema ambiente è un problema trattato a livello mondiale. I grandi governi si sono resi conto di non poter andare avanti in eterno a consumare tutte le risorse del nostro pianeta e che c’è bisogno di un’inversione di tendenza. L’Unione Europea ha ratificato un altro piano per far fronte all’emergenza ambientale. Dal 2024, aumenteranno le imprese che dovranno rendicontare l’impatto ambientale, sociale ed economico utilizzando criteri uniformi a livello europeo. Gli Stati Uniti invece, dopo essere dapprima usciti dagli Accordi di Parigi nel novembre 2020, per poi rientrarvi circa un anno dopo, hanno concordato nel novembre scorso, insieme alla Cina, un piano che intensificherà l’utilizzo di energie rinnovabili entro il 2030.
Va da sé che in questo contesto non potevano mancare le polemiche sull’impatto significativo che il mining di Bitcoin produce sull’ambiente a causa dell’alto consumo energetico richiesto dai computer specializzati. L’alto consumo di elettricità contribuisce ad aumentare le emissioni di carbonio. Uno studio dell’ Università delle Nazioni Unite pubblicato su Earth’s Future ne ha misurato l’impatto a livello mondiale. In un anno i consumi legati all’attività di mining sono pari alla metà dell’elettricità usata in Italia. Fino ad ora la gran parte dell’energia usata per il mining dei Bitcoin arriva da fonti fossili, il 45% dal carbone e il 21% da gas naturale e il grosso delle attività si concentra in Cina.
Lo studio EIA ha anche stimato che l’estrazione di Bitcoin rappresenta una quantità di domanda di elettricità che va dallo 0,6% al 2,3% di tutta la domanda di elettricità negli Stati Uniti nel 2023. L’espansione del mining di Bitcoin può portare a deforestazione e consumo di risorse. Inoltre, il mining ha suscitato preoccupazioni per il surriscaldamento delle aree in cui è concentrato, influenzando la biodiversità locale. Tra non molto anche le aziende che se ne occupano dovranno dichiarare i loro consumi di elettricità al Dipartimento dell’energia. Secondo un recente articolo su Time Magazine l’impatto ambientale del mining di criptovalute crea effetti negativi a lungo termine sull’ ambiente. È importante esplorare soluzioni sostenibili per mitigare questi impatti. Esplorare tecnologie più efficienti e fonti di energia rinnovabile potrebbe aiutare a ridurre l’impatto ambientale di questa attività. La consapevolezza e l’adozione di pratiche sostenibili sono cruciali per affrontare queste sfide. La comunità critica sta cercando soluzioni come l’adozione di algoritmi meno intensivi in termini energetici o la localizzazione in regioni con fonti di energia pulita.
Secondo un’analisi recente su HackerNoon un’inversione di tendenza in questo senso si sta verificando con la de-carbonizzazione della rete e la riduzione del costo della produzione di energia. Molti miners riescono ad utilizzare energia bloccata in luoghi remoti e non utilizzata, come quella eolica o idrica, solare o gassosa. Le strade per diminuire l’impatto ambientale sembrano essere essenzialmente due: la riduzione dei consumi (tra poco vedremo come, con il cloud mining) e l’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico, l’idroelettrico o l’eolico, integrando il mondo delle crypto con ambienti fisici e produzioni reali. Nel frattempo, uno studio dell’Università di Cambridge ha rilevato che i minatori di Bitcoin generano il 39% dell’energia che usano in loco utilizzando risorse rinnovabili. Inoltre, stando a CoinShares, ben il 74% dell’energia necessaria per il mining di Bitcoin già deriva da fonti rinnovabili.
Minetrix: Rivoluzionare il Mining di Bitcoin con un Approccio Ecologico
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ETukTuk: La Criptovaluta Verde che Ridefinisce l’Ecologia Digitale
eTukTuk è una soluzione di trasporto sostenibile e basata sull’intelligenza artificiale che punta a rivoluzionare i trasporti, prima nei paesi in via di sviluppo, poi in tutto il mondo. eTukTuk è un progetto rivoluzionario perché è alimentato dalla blockchain.
Il token $TUK attraverso l’AI, ottimizza i percorsi per ridurre il traffico e per calcolare il consumo minimo di carburante, attraverso il trasporto sostenibile. L’intelligenza artificiale pianifica anche interventi per prolungare la vita del veicolo. Attualmente l’APY per lo stake di questo token è del 279%.