I requisiti per ottenere un finanziamento nel 2024
Il credito al consumo gioca un ruolo fondamentale nel supporto all’economia. Basti pensare che i prestiti rappresentano oltre il 3% del PIL nel nostro Paese. Lo rivela una ricerca realizzata da CRIF e Nomisma, secondo cui il mercato del finanziamento copre oltre il 5% dei consumi complessivi delle famiglie italiane. A seconda poi delle finalità e delle modalità di erogazione e rimborso i finanziamenti possono essere ben differenti tra loro. Su PrestitiOnline.it è possibile scegliere la proposta più adatta alle proprie esigenze fra le numerose offerte di prestito e cessione del quinto dei maggiori istituti operanti in Italia.
Per accedere a un finanziamento bisogna essere in possesso di specifici requisiti anagrafici e reddituali. I richiedenti devono avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni, un reddito sicuro e dimostrabile. L’aspetto fondamentale è ridurre al minimo il rischio insolvenza dell’istituto finanziatore. È necessario, poi, essere titolari di un conto corrente sui cui accreditare la somma richiesta.
Può capitare che una banca non accetti la nostra richiesta di finanziamento: in genere il rifiuto è legato alla mancata affidabilità creditizia che viene fuori durante il processo di istruttoria. Le banche possono decidere di non concedere un prestito se ci sono state insolvenze riguardanti precedenti finanziamenti, come mancati pagamenti delle rate o ritardi, o addirittura segnalazioni alle banche dati appartenenti ai SIC – Sistemi di informazioni creditizie.
L’indagine a cura di CRIF e Nomisma ha analizzato anche il ruolo dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), ritenuto fondamentale nel favorire l’accesso al credito a una più ampia platea di consumatori. Le informazioni presenti nei SIC assicurano, infatti, maggiore attenzione per la sostenibilità finanziaria delle famiglie e scongiurano rischi di sovraindebitamento. Non a caso, così come evidenziato da Beatrice Rubini, Executive Director di CRIF, negli ultimi 5 anni il tasso di default sul credito alle famiglie si è costantemente mantenuto su valori prossimi ai minimi storici, intorno all’1%. E ad essere oggi consapevoli del ruolo dei SIC sono anche i consumatori stessi: il 74% delle persone intervistate ha dichiarato che è giusto che gli istituti di credito valutino l’affidabilità dei richiedenti prestito.
Chi è stato già segnalato come cattivo pagatore ma necessita di liquidità, ha l’alternativa di richiedere la cessione del quinto, in quanto il rimborso delle rate è garantito dal datore di lavoro/ente pensionistico. Sia per i dipendenti che per i pensionati la durata del finanziamento non può andare oltre i 10 anni. Inoltre, i dipendenti devono avere un contratto a tempo indeterminato e, in caso di dipendenti privati, è necessario che venga garantita l’assicurabilità dell’azienda.
Tutti i finanziamenti in genere, sia che si tratti di prestito personale, finalizzato o cessione del quinto, sono contraddistinti da elementi principali, quali: la somma di denaro concessa in prestito, la durata del finanziamento, il numero di rate previste, l’importo delle rate e la loro scadenza, il TAN (Tasso annuo nominale) e il TAEG (Tasso annuo effettivo globale) del finanziamento. Una volta inoltrata la domanda di prestito, la decisione sulla concessione o meno del finanziamento avviene dopo vari controlli preliminari cui il richiedente è sottoposto e che sono finalizzati a controllarne la situazione economica e professionale per scongiurare possibili situazioni di insolvenza nel corso del tempo.