SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Amministrazione comunale sulla celebrazione dei caduti delle foibe e del sacrificio degli esuli istriani.
Si è tenuta sabato mattina, sotto la pioggia incessante, la cerimonia del Giorno del Ricordo, che ha visto la presenza delle autorità civili e d’arma, l’onore ai caduti con la deposizione della corona d’alloro davanti al cippo e il discorso del sindaco Augusto Airoldi.
“I crimini contro l’umanità , avvenuti durante il secondo conflitto mondiale, non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo: un destino di ulteriore sofferenza colpì gli Italiani nelle zone occupate dalle truppe jugoslave, dove violenze e crimini proseguirono, perpetrati da un altro regime autoritario e brutale, quello comunista del maresciallo Tito. Un destino, purtroppo, comune a molti popoli dell’Est Europeo, quello di passare, direttamente, dalla oppressione nazista a quella comunista. In quegli anni, migliaia di italiani furono uccisi, torturati, deportati o costretti a fuggire dalle loro terre, a causa della violenza e dell’odio di chi voleva cancellarne l’identità e la storia. Fatti, questi rimasti per troppo tempo, ingiustificatamente, nell’ombra.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare le sofferenze e le ingiustizie subite da quei nostri connazionali, che hanno pagato con la vita o con l’esilio il prezzo della loro fedeltà all’Italia. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il loro contributo alla cultura, all’arte, alla scienza, alla società italiana e internazionale. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il loro esempio di coraggio, di dignità , di resistenza, di solidarietà , di speranza. Per questo, oggi, rendiamo loro omaggio con il nostro ricordo, il nostro rispetto, la nostra gratitudine”.