Yamaha e Lara Comi stanno con “Quelli che… con Luca”
Ora le livree delle moto prendono il simbolo e i colori dell’associazione, i cuori rossi, nella convinzione che la visibilità mediatica possa dare un aiuto concreto e innovativo a chi lotta tutti i giorni per sconfiggere questa malattia che debilita e uccide chi si è ancora da poco affacciato alla vita.
Luca Ciccioni era un bambino con una grande passione per la moto, un tifo sfegatato per Valentino Rossi, un entusiasmo limpido e sincero tipico della sua giovanissima età. Fino a che la leucemia non l’ha portato via, lasciando un vuoto incolmabile. Da quel giorno, il papà Andrea ha deciso di lottare perché a nessun’altra famiglia potesse capitare la sua stessa tragedia, dando vita all’associazione che presiede.
Con la propria attività sostiene e finanzia il progetto Childhope (www.childhope.eu), una sfida europea che coinvolge numerosi Paesi nell’approfondire e sviluppare una nuova forma di terapia contro la leucemia infantile, la “terapia molecolare” che rende più efficace l’azione del trapianto di midollo osseo. Infatti, grazie alla sperimentazione di bioingegneria genetica è stato accertato che, inserendo molecole artificiali sui linfociti dei donatori di midollo osseo, queste cellule si trasformano in farmaci che colpiscono solo le cellule tumorali leucemiche del bambino,lasciando intatte quelle sane. In Italia, a questa terapia è dedicato il Laboratorio interdipartimentale di terapia cellulare e genica “Stefano Verri” all’ospedale San Gerardo di Monza, diretto da Ettore Biagi.
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