Lara Comi per il “made in”: “Battuti i Paesi del nord”
Lo afferma l’europarlamentare saronnese del Pdl, Lara Comi, in merito alla nuova proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo che impone l’indicazione obbligatoria del Paese di vera produzione su una serie di beni importati da Paesi terzi. Il testo ha avuto oggi il via libera dalla Commissione Mercato interno e protezione dei consumatori, di cui Comi è membro.
Da diversi anni il Parlamento chiede una legge sul “made in” che contempli la piena indicazione d’origine ed etichettatura. Ma le proposte avanzate hanno finora sempre trovato un ostacolo in seno al Consiglio sulla spinta degli interessi dei Paesi del Nord a mantenere lo status quo. Ora speriamo sia la volta buona e non ci siano tentennamenti. La tracciabilità a trecentosessanta gradi è la migliore tutela del made in Italy e la migliore garanzia per la sicurezza e la salute dei consumatori europei che hanno il sacrosanto diritto di conoscere l’origine dei prodotti provenienti dall’estero. La piena tracciabilità è inoltre un baluardo contro la contraffazione. Proprio ieri il ministro Zanonato ha ricordato che “il falso” divora un miliardo e 700 milioni di euro e 100 mila posti di lavoro all’anno.
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