Cattaneo: “Addolorato per Rognoni di Infrastrutture lombarde”
SARONNO – “La notizia dell’arresto di Antonio Rognoni mi ha addolorato e scosso profondamente. L’ingegner Rognoni è uno dei professionisti più competenti e orientati al risultato e, per come l’ho conosciuto, una persona certamente determinata, ma retta e pulita. Lo stesso posso dire per la squadra che ha lavorato con lui e che oggi è coinvolta nell’indagine” lo ha detto il saronnese Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale della Lombardia, in relazione all’inchiesta che ha coinvolto i vertici di Infrastrutture Lombarde.
“Infrastrutture Lombarde ha garantito risultati incontestabili. È una società lontanissima dal tradizionale carrozzone pubblico inefficiente e mangiasoldi. Grazie alla capacità di Rognoni e della sua squadra, ha ottenuto in questi anni risultati straordinari che sono sotto gli occhi di tutti: penso ai 10 ospedali pubblici, agli oltre 600 cantieri avviati, alla nuova sede della Regione, a infrastrutture come Pedemontana Tem e Brebemi. Tutte opere che hanno avuto tempi medi ridotti da 11 a 3 anni e costi inferiori dal 30 al 50 per cento rispetto alla media nazionale”. Cattaneo ha inoltre sottolineato che “tutto sembra crollare sotto il maglio dell’inchiesta. L’efficienza non può giustificare comportamenti impropri. Se ce ne fossero stati vanno condannati, ma io non posso tacere quello che ho visto accadere in questi anni: professionisti essenziali per raggiungere risultati concreti, uomini e donne, dediti con passione e impegno al proprio lavoro e che hanno lavorato per realizzare opere utili alla Lombardia. Noto che non viene contestato neppure dalla stessa accusa un euro di soldi intascati impropriamente: non concussione, corruzione, infiltrazioni mafiose. Nessuno pare abbia rubato infischiandosene delle proprie responsabilità. Tutto sarebbe avvenuto avendo come beneficio un accrescimento del proprio prestigio come dirigente, obiettivo per il quale francamente erano già sufficienti i risultati raggiunti. Per queste ragioni ritengo debba valere comunque la presunzione d’innocenza e anche una prudente sospensione del giudizio: in questi anni abbiamo visto molte inchieste partire in modo roboante e poi tradursi in nulla. Sono convinto che l’ingegner Rognoni e tutti gli altri sapranno dimostrare la loro correttezza. Ma a che prezzo? Che prezzo pagheranno loro e pagheremo tutti noi?”.
Sono molto preoccupato in questo momento per il destino di Expo. In questo momento c’è un rischio serio perché Infrastrutture Lombarde stava svolgendo un ruolo importantissimo per realizzare le opere di accessibilità e gli interventi sul sito. Condivido l’appello di Maroni, Sala e le altre voci di maggioranza e opposizione che hanno invitato le istituzioni a stringersi e dare risposte nella direzione della costruzione. Non dobbiamo imboccare una deriva distruttiva, inseguendo chi vuole fare piazza pulita e cancellare tutto. Expo deve rimanere un segno di speranza.
220314