Porro, Nigro e Valioni: “Il problema sicurezza non c’è solo a Saronno, non generalizziamo”
Così l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Nigro fa il punto della situazione sul fronte della sicurezza dopo l’identificazione dell’autore dell’accoltellamento di domenica 4 maggio che ha suscitato molte polemiche e prese di posizione.
“Conosciamo perfettamente le nostre competenze – ha continuato Nigro – il problema è la mancanza di risorse basti pensare che il pacchetto sicurezza, che consentiva agli enti locali di far fronte a certe situazioni, non c’è più. Tutti vorremmo avere più fondi da destinare alla sicurezza ma non ci sono”.
“Ho letto che secondo la ricostruzione sarebbe tutto partito da una bestemmia – ha esordito il sindaco Luciano Porro – prendendolo per vero c’è da dire che sono episodi che potrebbero accadere ovunque, in ogni piazza e strada, persino in ogni cortile. L’Amministrazione non può certo mettere un agente a ogni incrocio. Non ci può essere una prevenzione totale: facciamo quello che dobbiamo senza mai sottovalutare il problema. Abbiamo, nell’ultimo consiglio comunale, incaricato la commissione affari sociali di affrontare il tema e questo avverrà nella prossima seduta già convocata per martedì 20 maggio“. E conclude: “Non c’è stato nessun scaricabarile con le forze dell’ordine – ha ripreso il sindaco Luciano Porro – con tutte c’è una piena collaborazione e condivisione delle scelte“.
Sull’argomento è intervenuta, dopo aver sottolineato di non essere convinta che l’accoltellamento sia nato per una bestemmia, anche il vicesindaco Valeria Valioni: “Credo si importante invitare tutti a non fare di ogni erba un fascio. Certo oggi in stazione c’è una situazione disturbante ma si tratta di fatti recenti. Due anni fa non era così ma per esempio lo era dieci anni fa”.
L’assessore ai Servizi sociali si è scagliata con forza contro le generalizzazioni: “Alcune persone dicono “quattro anni fa vi abbiamo sottoposto il problema dei parcheggiatori in piazza Saragat che si fanno dare 50 centesimi per la sosta e già lì non avete fatto nulla”. Mi verrebbe da dire, facendo una citazione, “ma che c’azzecca”. Non si può mettere tutto insieme: non è giusto fare un ensemble tra chi vende libri in centro, chi fa il parcheggiatore e chi spaccia. Non è corretto accomunare tutte queste tematiche sotto il generico termine di stranieri. Sotto questo termine ci sono tante realtà diverse: c’è chi vive bene con un bel stipendio che si guadagna con il proprio impegno e ci sono coloro che con qualche difficoltà riescono a mandare avanti la propria famiglia facendola vivere in modo dignitoso. Ci deve preoccupare solo chi sta in fondo alla scala, chi spaccia e delinque. E per onestà dovremmo anche interessarci del fatto che spesso questi fatti avvengano su direttive italiane per non dire italianissime”.
13052014