Maria Chiara Gadda (Pd) firma per migliorare la riforma camerale
Le Camere di Commercio svolgono una funzione importante per il sostegno e lo sviluppo delle economie locali, vista la loro capacità di valorizzare le specifiche caratteristiche territoriali. D’altronde gli obiettivi che il governo si pone con il decreto sono condivisibili, perché è ormai riconosciuta la necessità di una profonda riforma del sistema camerale, che va razionalizzato, reso più efficiente e adeguato alle esigenze di territori e imprese, che si trovano a lavorare in un contesto sempre più complesso e competitivo. Una riforma che dovrà trovare spazio in un’apposita legge delega, che è necessario introdurre presto all’attenzione del Parlamento. L’emendamento che ho presentato, nato da una positiva interlocuzione con i soggetti coinvolti come ad esempio le associazioni imprenditoriali o i sindacati, prevede una riduzione del 30 per cento a partire dal 2015, del 40 per cento nel 2016 e poi del 50 per cento nel 2017. In questo modo ci sarà il tempo opportuno per modulare l’azione di riforma necessaria al sistema camerale, così come le imprese potranno beneficiare di una riduzione dei loro costi senza subire i disagi di una drastica riduzione delle attività messe in campo in loro favore dalle Camere di Commercio. Se l’emendamento sarà approvato si otterranno per il primo anno un risparmio per le imprese pari a 240 milioni di euro, mentre, per i successivi due anni, si avrebbero ulteriori risparmi di 80 milioni di euro per anno. Si tratta di un risparmio rilevante, che tuttavia consentirebbe al sistema camerale di continuare a svolgere i propri compiti a supporto delle imprese.
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