Sgombero negozio: per i Predoni della notte “blitz a orologeria”
SARONNO – Il blitz per lo sgombero del negozio occupato in via Caduti della liberazione? Per i “Predoni della notte nera” si è trattato solo di una questione… di immagine.
In un lungo comunicato, che qui sintetizziamo, i giovani che sabato, poi domenica ed ancora lunedì avevano per alcune ore occupato il negozio abbandonato all’incrocio fra via Caduti e via Caronni, loro intento farne un centro culturale, fanno sapere il loro punto di vista.
“Verso le 16 di lunedì due compagni entrano nello spazio occupato in via Caduti della liberazione 17 con l’intenzione di effettuare alcuni lavori per renderlo accogliente e fruibile. Armati di alcuni attrezzi e di un generatore di corrente sono costretti ad usare un portone che da sul cortile interno dello stabile che ospita il negozio occupato, dato che la saracinesca d’entrata, con sulle spalle circa 40 anni di abbandono, ha ceduto dopo solo due giorni di utilizzo. E’ con grande fatica che dopo oltre un’ora di lavoro i due riescono a sollevare la pesantissima saracinesca oltre le proprie teste. Proprio in quel momento arrivano un manipolo di agenti della Digos, supportati da alcune volanti della polizia, dei carabinieri e da una camionetta dell’antisommossa. E’ molto probabile, vista la perfetta tempistica, che tutta la carovana stesse aspettando, chissà da quante ore”.
Per i Predoni, che hanno diffuso sul web il loro comunicato,“la Questura ribadisce quanto fatto capire negli ultimi mesi: non hanno intenzione di tollerare altre occupazioni a Saronno per più di 48 ore; muovere decine di poliziotti per svuotare uno stabile abbandonato da 40 anni per loro non è un problema. L’importante è fermare sul nascere ogni velleità di organizzazione e resistenza, che si tratti di creare spazi autogestiti o di occupare case per chi non ne ha”. Per i Predoni “sgomberare non è sufficiente, serve anche intimidire e denunciare il più possibile. Per questo serve un aiuto mediatico, gli articoli sui giornali, uno schieramento massiccio di uomini e mezzi e acchiappare quanta più gente possibile. In questo senso va letta a nostro avviso la modalità di intervento. Lo stabile di via Caduti poteva essere chiuso senza difficoltà nella mattinata del giorno successivo, quando nessuno di noi sarebbe probabilmente stato all’interno dello stabile, così come è stato in precedenza. Ma in questo modo non si sarebbero potuto sciorinare sui giornali le denunce affibbiate, non si sarebbe potuta schierare tutta quella polizia da mostrare ai saronnesi e da far fotografare ai giornalisti, creando divisione anche solo a livello di immaginario fra noi e la gente. E soprattutto era necessario per la polizia far partire altre denunce, per cercare di fermare la sequenza di occupazioni sul territorio saronnese, che negli ultimi due anni sono state sei. Per noi la vita continua, la lotta pure. Scopriremo strada facendo con che modalità”.
170714
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Commenti
E certo che aspettavano lì per cogliere sul fatto gli abusivi!
È il loro mestiere e secondo me sono scontenti di averne beccati solo 2.
O pensate che la società sta a guardare mentre questi fanno quello che vogliono!
Perché non cominciare ad occupare casa dei vostri genitori e parenti, tra i quali ci saranno come li chiamate voi speculatori, commercianti avidi, parassiti statali, ecc.ecc.
Guardavi un pochino attorno. …
Magari vi rendete conto che non avete il sostegno di nessuno!
La prossima volta cercheremo di non disturbare. No sgombero ore pasti.
La prossima volta okkupazione x casa vostra . No sgombero ore pasti .Grazie
Aspettiamo in giorno in cui verrà sgomberato il Teflons …. poi che fate okkupate casa vostra ?
Ma cosa diavolo volete? Dovreste meditare qualche mese “al fresco”… Li’ magari vi si chiariranno le idee..
Meditare? E’ roba troppo seria e impegnativa