Guzzetti al Prefetto: “Non ci pieghiamo ma metteteci in condizione di lavorare in sicurezza”
UBOLDO – “Cari cittadini, cari uboldesi, ma soprattutto cari giovani, ragazzi e ragazze: ricordate sempre che possono anche farci tacere, possono provare a calpestarci, a chiuderci la bocca, ma lo Stato non arretra e non si piega”.
E’ l’esortazione che arriva dal sindaco Lorenzo Gazzetta dopo l’incendio, avvenuto durante il consiglio comunale, dell’auto del segretario comunale nel parcheggio davanti alla sala comunale. E’ lo stesso Guzzetti a ripercorrere quanto accaduto negli ultimi mesi che definisce una “stucchevole escalation”: “Prima i volantini anonimi durante la campagna elettorale, con l’autore colto sul fatto dalle telecamere comunali. Poi le prime righe sulle macchine. E ora la macchina del Segretario bruciata. Oltre a un escalation di situazioni e di cose che mi hanno fatto porre molte volte degli interrogativi e che ho già provveduto a trasmettere alle autorità competenti”.
Il primo cittadino affronta l’episodio con serenità: “In questo momento non ho paura. Affatto. Conosco il mio lavoro e conosco perfettamente i rischi a cui vado incontro ogni giorno che metto il mio culo su quella sedia. Lo so dal primo giorno. Lo Stato non si piega e lo dimostreremo ancora una volta. Io non mi piego. Cari cittadini, cari uboldesi, ma soprattutto cari giovani, ragazzi e ragazze: ricordate sempre che possono anche farci tacere, possono provare a calpestarci, a chiuderci la bocca, ma lo Stato non arretra e non si piega. Mai. Si vergognino coloro che hanno avuto a che fare con questa gente qui e che lerciano quotidianamente il nostro Stato, la nostra Bandiera, la nostra Italia.
Gente ignobile che non merita rispetto”.
E conclude con un appello: “Chiedo solo a chi deve metterci nelle condizioni di lavorare, e quindi al Prefetto e a tutti i suoi collaboratori, di metterci nelle condizioni migliori di sicurezza davanti a invasati come questa gente qua.
Due anni fa, a pochi chilometri da qui, in una situazione simile, una mia collega ci ha rimesso la vita. Sarebbe meglio agire prima che sia troppo tardi”.
01042015