Focris, il presidente uscente: “Nomine così tardi per saldare impegni di campagna elettorale?”
SARONNO – “Finalmente il sindaco Alessandro Fagioli si è deciso a nominare i componenti del consiglio d’amministrazione Focris che spettano al Comune di Saronno, come stabilito dalle norme statutarie. Mi spiace dover sottolineare il tempo sprecato per questa nomina, giunta con molto ritardo, sebbene sollecitata”.
Il presidente uscente della Focris, Antonio Barba, esordisce così dopo la comunicazione del passaggio di consegne con Daniele Etro.
Prosegue Barba:”Forse la giustificazione del ritardo è data dalla carenza di risorse politiche a disposizione oppure da una sottile strategia politica del sindaco per saldare impegni presi in campagna elettorale? Sicuramente ciò ha causato per la fondazione degli squilibri economici di liquidità per i quali il nuovo cda dovrebbe intervenire con urgenza, tenendo conto di non alimentare ulteriori disagi per le famiglie degli ospiti. Da presidente uscente della Focris non posso che complimentarmi con Daniele Etro per l’incarico politico amministrativo ricevuto. Non serve motivare la nomina ricevuta specificando di non essere in quota o di non rappresentare l’espressione di qualche forza politica locale. Le polemiche servono a poco e non producono risultati concreti ed è bene lasciarle fare a chi ha tempo da perdere.
Serve invece il coraggio di spogliarsi da ideologie e convinzioni politiche entrando in Focris, pensando esclusivamente che è una casa di cura per anziani disabili ammalati che chiedono alla comunità saronnese di essere curati adeguatamente nel percorso finale della propria vita. Approfitto per rivolgerle un invito: prenda visione dei documenti giacenti nella struttura, comprenda il ruolo che lo statuto assegna al presidente, prosegua con determinazione le azioni amministrative gestionali ed i criteri che il precedente cda in collaborazione con lo staff del direttore generale hanno perseguito e messo in pratica nei precedenti cinque anni di Amministrazione Porro. L’azione svolta in questi anni è stata quella di contenere i costi della struttura, di rimettere in sicurezza la liquidità della Casa, di sostenere il suo mantenimento nei vari settori operativi senza dover penalizzare la qualità dei servizi offerti agli ospiti. Sono state effettuate le tante manutenzioni ordinarie e straordinarie per dover riammodernare, sanificare e riparare in tempi inderogabili la struttura, renderla sempre più accogliente e più efficiente nei suoi ambiti, adeguarla alle normative vigenti prescritte per l’accreditamento Asl, sino a diventare un’eccellenza nella Regione Lombardia. Affermo che oggi la Focris è un vanto per la città di Saronno, per i Comuni che ne fanno parte e per questo rivolgo un sentito ringraziamento ai vertici organizzativi, allo staff medico e amministrativo e a tutto il personale infermieristico che vi lavora. In tutto questo lavoro la fondazione Focris non ha mai ricevuto alcun contributo dagli enti fondatori, né tantomeno da enti del settore pubblico. Ha ricevuto solo la bontà di alcuni benefattori che sono ricordati adeguatamente ai piedi dell’ulivo ultracentenario. Lavorare in silenzio, con umiltà, senza proclami o conferenze stampa eclatanti, usare il buon senso e l’oculatezza necessaria mirata al bene degli ospiti e delle loro famiglie ha permesso di rimettere a posto i conti della Fondazione Focris ed i dati del bilancio 2014 approvato, al netto degli ammortamenti, evidenziano un saldo attivo di gestione, in contrapposizione al bilancio a suo tempo ereditato dal cda precedente che fu chiuso in considerevole e preoccupante passività.
Inoltre al neo presidente suggerisco di aprire i cassetti e riprendere tutti quei progetti di ampliamento della Casa di Riposo, costruiti e messi in campo in base alle esigenze territoriali della comunità. Per sua conoscenza i vertici politici locali e regionali della sanità pubblica dell’epoca avevano preso visione dei progetti, esprimendo la loro positiva convinzione sulla bontà delle proposte e degli investimenti da realizzare. Purtroppo le belle parole e le promesse illusorie di probabili finanziamenti mirati degli allora amministratori pubblici, promesse non mantenute, hanno penalizzato il territorio saronnese e la sua comunità di non poter usufruire oggi di maggiori servizi assistenziali destinati a chi è ammalato di Alzhaimer e a chi dopo un intervento chirurgico in ospedale si trova dimesso con il problema della riabilitazione post operatoria da eseguire in casa o in altra struttura adeguatamente attrezzata. C’è tanto da fare e per questo Le auguro buon lavoro e buona navigazione.
Antonio Barba
presidente uscente della Focris
06022016
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Commenti
Penso che un presidente (e il suo CdA) si debba esprimere solo con le relazioni di bilancio economico e con il bilancio sociale nel caso delle fondazioni. Se poi vuole fare un bilancio di mandato, evviva. Si esprima su come ha trovato la fondazione e come la lascia attraverso una serie di indicatori: per esempio, non esaustivo, quali erano i costi della dirigenza e quali li lascia (costi di struttura), come ha reperito le risorse e come ha distribuito il carico del risanamento (solo sulle rette?), che minutaggio (ospite ha trovato e quale ha lasciato ecc…
A parte che non è uscente da oggi, ma da mesi. Parlano tutti a fine mandato quando perdono la poltrona, mai prima.
appunto:cosa avrebbe dovuto dire prima se in attesa del sostituto?
non è Barba a non dovere parlare adesso ma il Sindaco che doveva definire prima il nuovo c.d.a.|
Povero Urologo c’hai provato ma x fortuna Non governa più il Pd!
ovviamente chi ha il cervello tarato su una sola lunghezza d’onda(verde)non può accettare la verità!!!!!
Rosicone!
Un ringraziamento a Barba per il lavoro fin qui svolto e in bocca al lupo al neopresidente Etro