Un concept logo per Saronno da “30 e lode”
SARONNO – Un “concept logo” tutto dedicato a Saronno è valso il massimo dei voti a una studentessa saronnese del istituto milanese “Civica scuola Arte e messaggio”.
Eleonora Gelain, classe 1996, ha voluto che la sua città fosse la protagonista del suo lavoro grafico, la cui relazione finale come detto è stata apprezzatissima alla commissione esaminatrice che l’ha premiata con il “30” finale.
“Ho deciso di utilizzare nome e logo della mia città – spiega la studentessa – perchè si prestava a diverse interpretazioni, anche per il suo valore storico: il primo e più antico documento in cui il vico di Saronno appare menzionato, rimonta all’epoca dei re Franchi, una carta notarile del 796, con la quale “Johannes de Vico Salomno filius quondam Arethreo qui fuit notarius” dichiara di avere ricevuto da un certo Erminaldo, la somma di novanta denari d’argento, a titolo di prestito oneroso, dandogli in pegno tutti i suoi beni esistenti in “Vico Solomno”… “Solomno” dunque, è la più antica delle forme a noi note, dalle quali Saronno è derivato. La parola Salomno deriva dalla parola Selene, nome della Luna, anche raffigurata nello stemma comunale”.
Cosa che poi ha ispirato il lavoro grafico della studentessa: “Il marchio/logotipo è costituito da un pittogramma raffigurante un cerchio, simbolo di unità e continuità che accoglie e abbraccia la popolazione, anche simboleggiante la luna piena, Selene, da cui Saronno prende il nome, formato da una traccia d’inchiostro arancione, rappresentante l’inchiostro con cui il nome della città fu scritto la prima volta ma di un colore che esprima giovinezza e vitalità poiché Saronno è giovane e dinamica. Ad accompagnare il pittogramma c’è il tipogramma “Saronno” che reca in sé il cosiddetto “payoff” della città, che io ho identificato in “Sarò Saronno” . Per questo viene divisa la parte di saro a cui viene applicato un accento fatto da macchioline di inchiostro (presenti nel merchandising che nelle intenzioni vogliono diventare simbolo ricorrente e distintivo nella comunicazione della città), dal resto della parola, facendo sì che per prima cosa si legga “sarò”, simbolo di positività e di crescita ed in seguito, nel complesso si legga il nome della nostra città”.
Il lavoro della studentessa è stato completato, dopo aver realizzato lo slogan (appunto, il “payoff”), da una serie di gadget come carta intestata, manifesti, penne, borse, calendari, sacchetti, magliette e tazze da colazione. E chissà che vedendoli su ilSaronno l’Amministrazione o qualche realtà cittadina non pensi di valorizzare questa vera e propria opera.
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10062016