Morti sospette in ospedale: spopola sui social la lettera dei medici
“I fatti accaduti in ospedale di cui siamo venuti a conoscenza in questi giorni ci lasciano increduli, smarriti, senza parole, pieni di un grande dolore – esordiscono i sanitari nella missiva che è stata condivisa in questi giorni su Facebook dal personale dell’ospedale ma anche da molti pazienti – Vorremmo sapere di più, per poter commentare e giudicare ma ci accorgiamo che la nostra mente e soprattutto il nostro cuore rischiano di perdersi di fronte ad un avvenimento di tale gravità”.
Nella missiva i medici lasciano spazio anche le domande che si pone chi è stato letteralmente sommerso dallo scandalo: “Ma noi siamo determinati da questo male? Il lavoro di tanti anni è spazzato via senza aver lasciato traccia? No, è troppo grande e buona l’esperienza che finora abbiamo fatto perché si perda. Si affacciano alla nostra mente i volti dei nostri pazienti, la loro fatica fisica e morale, l’aiuto professionale e la compagnia che abbiamo fatto loro, medici ed infermieri insieme. E i sacrifici che abbiamo compiuto, le tante domeniche e notti che abbiamo speso dentro l’ospedale per un bene comune, per cercare di dare una risposta ed un sollievo alla sofferenza dei nostri cari pazienti”.
C’è dunque la voglia di guardare avanti e di continuare la propria attività con determinazione: “Ora questi avvenimenti ci rendono ancora più consapevoli del compito grande che ci è stato affidato e che vorremmo portare avanti con più consapevolezza, con più serietà, con più passione per costruire un bene tra noi e con i nostri malati”. Non manca un pensiero per chi si trova sotto i riflettori, quasi assediato dalle telecamere, ormai da due settimane: “Un particolare affettuoso pensiero ed un caro abbraccio ai colleghi del pronto soccorso ora in prima linea non solo professionalmente (e di tutti voi abbiamo una grande stima) ma chiamati anche a far fronte all’impatto mediatico che rischia di travolgerci. Vi siamo sinceramente vicini, consapevoli che tutti noi abbiamo bisogno del vostro prezioso lavoro. Solo uno sguardo misericordioso tra tutti noi e verso i nostri pazienti può permetterci di reggere con passione l’impatto della realtà”.
13122016