Licata difende Saronno da “ilFoglio”
Leggo di qualcuno, nostro concittadino, che scrive a proposito di questo “brillante” pezzo che “è vero, ha ragione!”.
La prima cosa alla quale ho pensato leggendo l’articolo è che non sentirò la mancanza del Sig. Crippa (l’estensore del pezzo) nella mia città #Saronno e che se a costui non piace, ammesso che l’abbia mai visitata, se ne potrá stare tranquillamente a casa sua e tutti noi qui continueremo a dormire sonni tranquilli.
La città del Santuario della beata Vergine dei miracoli, con i suoi affreschi del Luini, dell’Amaretto (DiSaronno originale-ndr), delle 200 associazioni, delle eccellenze sportive presenti e passate, non può essere raccontato in questa maniera da chi nemmeno ci conosce. E nessuno, che Saronnese si vuole chiamare, può accettarlo senza che il fuoco gli incendi le vene e questo nonostante due criminali abbiano gettato fango su un ottimo ospedale che ha dato natali a moltissimi di noi e nonostante un Sindaco che non perde occasione per farci fare pessime figure. O ami la tua città o taci e se c’è qualcosa che non ti va bene rimboccati le maniche e lotta per cambiarla. #Saronnomeritadipiù
26022017