Origgio, continua il presidio. A rischio 130 posti di lavoro
ORIGGIO – “Il lavoro l’abbiamo perso stamattina e così invece di stare a casa stiamo qui a far valere i nostri diritti almeno per avere delle risposte chiare”. Sono determinati i dipendenti, in gran parte donne, che stanno proseguendo, da stamattina alle 5,45, il presidio davanti al complesso industriale di largo Boccioni.
“Ieri è stata una giornata di lavoro come tutte le altre – spiegano le delegate Rsu – e stamattina non siamo potute entrare perchè i badge erano stati disattivati”. Le lavoratrici, assunte da due cooperative che lavorano per l’azienda di logistica che ha sede nel complesso hanno subito dato vita da un presidio bloccando mezzi pesanti e auto dei dipendenti della committente. Consentito il transito invece a messi e lavoratori delle altre realtà che hanno sede nella struttura.
La protesta è continuata, vigilata dai carabinieri della compagnia di Saronno, fino intorno alle 11 quando si è tenuto un confronto tra il delegato sindacale Si Cobas e il responsabile dell’azienda di logistica. E’ emersa la disponibilità ad un incontro programmato per domani pomeriggio alle 16 con i diversi attori azienda logistica, cooperative e parti sociali.
“Alla base del provvedimento c’è la perdita di un’importante commessa – spiega il delegato Si Cobas Davide Orsini – aspettiamo l’incontro di domani per capire quali sono gli scenari. L’obiettivo per noi è il reintegro di tutti i lavoratori ma vediamo gli spazi di manovra”.
Al momento le lavoratrici hanno deciso di continuare il presidio.
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