Future maker, anche uno studente saronnese alla formazione di Boston consulting
SARONNO – Cento studenti fra i 23 e i 26 anni, uomini e donne, provenienti dalle più prestigiose università, ed uno di Saronno: sono loro i protagonisti della terza edizione di “The future makers”, il percorso di formazione che vedrà la prima fase da lunedì 14 a giovedì 17 maggio negli uffici di Bcg Milano. Quattro giorni di confronto e riflessione, guidati da oltre 30 esperti di Bcg-Boston consulting group e autorevoli relatori, come il fondatore di Candy Crush, Riccardo Zacconi, gli amministratori delegati di Eni e Kiko, Claudio Descalzi e Cristina Scocchia, il direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas Alberto Mantovani, la campionessa olimpica di scherma Valentina Vezzali e molti altri.
Imparare, guidare, connettere. L’obiettivo di “The future makers” è contribuire alla formazione delle giovani generazioni, i leader del futuro, e offrire loro un’occasione di incontro e scambio con i rappresentanti della business e social community italiana e internazionale. Con il supporto dei rettori, gli studenti sono stati selezionati da nord a sud non solo sulla base del loro curriculum scolastico, ma anche della loro passione, della capacità di introspezione e comprensione dei grandi fenomeni. Un roadshow durato 6 mesi nelle principali università ha portato Bcg alla scelta dei 100 studenti, da una base di oltre 12 mila persone incontrate. Tra essi, quattro giovani della provincia di Varese, tre ragazzi e una ragazza. Si tratta di Beatrice Ghidotti, 25 anni, di Busto Arsizio, maturità classico al liceo “Crespi”, una laurea in lingue con indirizzo aziendale alla Cattolica di Milano e attualmente iscritta a un master in International business management all’Università di Castellanza, con un’esperienza di studio in Spagna; Luca Introini, 23 anni, di Gallarate, diplomato al locale liceo scientifico e laureato in Business administration & management alla “Bocconi”, ora diviso tra Bologna, Nancy in Francia e Shanghai in Cina per un triplo master in International management che conseguirà a giugno; Luca Mancuso, 25 anni, anche lui di Gallarate, una laurea in Ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano che ha rafforzato con un master specialistico all’Isae-Supaero di Tolosa, in Francia, dopo la maturità scientifica al liceo “Tosi” di Busto Arsizio e un diploma in Ingegneria gestionale; Daniele Terrevazzi, 23 anni, maturità scientifica al liceo “Grassi” di Saronno e laurea in Economia e gestione aziendale alla “Cattolica”, sta frequentando un master in International business della stessa Università in collaborazione con la School of business and economics di Maastricht, in Olanda.
“The future makers è un’iniziativa formativa che continua ad avere un grande impatto sulla crescita professionale e personale dei giovani. Tra i partecipanti delle edizioni precedenti, che hanno terminato gli studi, oltre il 90% ha trovato lavoro. Anche quest’anno saranno quattro giorni intensi, in cui approfondiremo tematiche al cuore dello sviluppo della nostra società: dal digitale alla trasformazione del mondo industriale, dalle principali sfide dell’economia della cultura e della creatività fino alla ricerca scientifica. Un’occasione unica per restituire al Paese e investire nel futuro” ha commentato Giuseppe Falco, amministratore felegato di The Boston Consulting Group Italia, Grecia e Turchia. Nelle edizioni 2016 e 2017, i “Future makers” si sono confrontati con decine di testimoni fra i quali il Ceo di Enel, Francesco Starace, il Ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, il Ceo di Eataly, Andrea Guerra, il presidente di Valore D, Sandra Mori, l’atleta paraolimpica Bebe Vio, il direttore innovazione del World food programme, Robert Opp. E ancora Francesco Caio, già amministratore delegato di Poste italiane, il commissario straordinario per l’attuazione dell’agenda digitale, Diego Piacentini e molti altri.
08052018