Francesco Banfi: “Pgt dimenticato, no allo scaricabarile”
SARONNO – “Il 4 ottobre i consiglieri comunali hanno ricevuto la convocazione di un consiglio comunale urgente per il 6 ottobre, unico punto all’ordine del giorno: prorogare fino a dodici mesi il piano delle regole, una parte del Pgt, il Piano di governo del territorio, cioè uno dei documenti più importanti” ricorda Francesco Banfi, consigliere comunale indipendente. Che prosegue: “Alla presentazione, l’Amministrazione comunale ha spiegato come i tecnici si fossero accorti tardivamente che la durata di cinque anni stesse ormai giungendo al termine e perciò occorreva che il consiglio comunale votasse la proroga. Non prorogando, privati, gli operatori del settore e gli stessi uffici comunali avrebbero avuto serie difficoltà dovendo ricorrere in tutti i casi a deroghe: è proprio per questa ragione che è gravissimo quello che è accaduto. Sono stato redarguito per aver detto come capissi perfettamente la questione in quanto anche a me è successo di far scadere il latte in frigorifero: mi è stato detto che il Pgt non può essere paragonato a del latte scaduto e non può essere denigrato così il lavoro dei tecnici comunali. Io concordo pienamente. Infatti non ammetto che si tratti con estrema leggerezza uno dei documenti più importanti dell’ente piuttosto che la sua dimenticata scadenza: non è possibile chiedere di prorogare adducendo come motivazione che “i tecnici si sarebbero accorti troppo tardi” perchè è come parlare del latte lasciato a scadere, qualcosa che tutto sommato non ha grande rilevanza”.
Ancora Banfi: “Abbiamo assistito ad una maggioranza che prima ha addossato la colpa ai tecnici per poi ringraziarli del lavoro svolto, quindi ha votato per dire che va bene quello fatto dalla maggioranza Pd nel 2013, anno in cui la Lega lo definiva “pasticciato”. Non può nemmeno essere presa alla leggera la votazione del consiglio comunale: l’assise non è una macchina obliteratrice, un passaggio automatico. Ai consiglieri l’Amministrazione ha chiesto di assumersi la responsabilità di dire che va bene il piano delle regole adottato nel 2013 dall’allora amministrazione Pd. Ma cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stata l’urgenza e quindi se ne fosse discusso nel consiglio comunale di dieci giorni prima? Probabilmente la maggioranza avrebbe potuto affrontare con serenità la scadenza, arrivando anche a cambiare il piano delle regole così da dargli una impronta propria. D’altra parte è tre anni che si sta lavorando alacremente sui cambiamenti da apportare al Pgt: quale occasione migliore per metterli in atto? Ma in fondo, lo si farà poi: tanto si è solo trattato di tutto il latte che scadeva… nella cella frigorifera della centrale del latte. Nessuno se ne era accorto. Obliteriamo con serenità la decisione dell’amministrazione. Ho votato contro non tanto al piano delle regole, alle necessità dei privati e degli operatori di settore piuttosto che il lavoro dei tecnici, ma contro il modus operandi della maggioranza che non si è resa conto di quello che è accaduto”.
10102018