Il barbiere di Siviglia, viaggio tra arie e applausi
SARONNO – Grande successo per lo spettacolo della sera del 16 febbraio al Giuditta Pasta, che ha ospitato il Coro Dell’opera Di Parma, con maestro del coro Emiliano Esposito e l’Orchestra Sinfonica Delle Terre Verdiane diretta dal maestro Stefano Giaroli, che aveva già infiammato il teatro l’anno precedente con “La Traviata” di Giuseppe Verdi. Quest’anno non hanno per nulla lasciato a desiderare, portando in scena l’opera più famosa e riconosciuta del compositore marchigiano Gioacchino Rossini: “Il Barbiere di Siviglia”.
L’opera, appartenente al genere dell’opera buffa, è divisa in due atti e tratta dalla omonima commedia francese di Pier Beaumarchais, su libretto di Cesare Sterbini. La prima rappresentazione dell’opera, il cui nome originale era “Almaviva, o sia l’inutile precauzione”, fu un vero fiasco per l’epoca, a causa dei sostenitori della versione del compositore Giovanni Paisiello, importante compositore napoletano. I personaggi dell’opera sono 7, con aggiunta del coro: il Conte d’Almavilla (tenore), Don Bartolo (basso), Rosina (contralto), Figaro (baritono), Don Basilio (basso), Berta (soprano), Fiorello (basso).
La rappresentazione di sabato sera si è giocata tra l’esibizione delle magnifiche arie dell’opera rossiniana e scrosci di applausi, di cui quello finale ha osannato l’interpretazione di Rosina, il Conte e, in particolare, del barbiere Figaro. L’atmosfera era catturante e passionale e in essa si riusciva ad immaginare tutte le vicende stravaganti e iperboliche dei personaggi, con tutti i loro intrecci e le loro tresche amorose. Anche quest’anno, insomma, Giaroli ha posto la firma su un altro capolavoro ben riuscito, che anche quest’anno è riuscito ad ottenere un “sold-out” al Pasta; ora ci manca solo di aspettare l’anno prossimo per una nuova rappresentazione, che porterà in scena la bellezza e la passione della musica italiana dei più grandi autori della nostra storia, i quali, ancora ai giorni nostri, riescono ad emozionarci e a trasportarci in mondi fantastici e trascendenti.
Bruno Billone
18022019