Ex Isotta, consiglio comunale aperto: l’intervento di Andrea Lava: “No a speculazioni e quartieri dormitorio”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Andrea Lava durante il consiglio comunale aperto dedicato all’ex Isotta Fraschini.
Oggi desidero affrontare un tema di grande rilevanza per il futuro della nostra città: la trasformazione di alcune aree dismesse strategiche in veri e proprie dormitori, dove palazzi e costruzioni non portano alcun beneficio in termini di turismo o interesse.
Le città, da sempre, sono state dei luoghi vitali, pulsanti di vita e di opportunità. Sono state il crogiolo dei progressi e dell’innovazione, che hanno attirato le persone facendole sentire parte di un tessuto sociale e culturale ricco e stimolante. Tuttavia, negli ultimi anni, alcune realtà urbane si stanno trasformando in luoghi che privilegiano una sola funzione: quella del dormitorio.
Questo fenomeno è spesso attribuibile alla mancanza di una visione o di una pianificazione urbana oculata e mirata al benessere dei cittadini. Spesso, la corsa incontrollata verso la speculazione immobiliare ha portato alla costruzione di palazzi anonimi e senza personalità, privi di attività commerciali o servizi pubblici che possano arricchire il tessuto urbano.
Le conseguenze di questa trasformazione negativa sono molteplici e vanno ben oltre la mancanza di turismo o interesse nelle nostre città. Una volta che un quartiere diventa un dormitorio privo di stimoli, si perde anche la coesione sociale e la vita di comunità. I negozi locali chiudono, i caffè si svuotano, nelle strade vengono a mancare persone che si conoscono e si scambiano saluti.
Inoltre, questa trasformazione compromette anche l’economia e l’attrattiva della nostra città. Senza interesse o turismo, le attività economiche che potrebbero prosperare e creare nuovi posti di lavoro svaniscono nel nulla. Le aziende preferiranno stabilirsi in luoghi più vitali, lasciando indietro quei quartieri che si sono svuotati di vita e di opportunità.
È quindi fondamentale che affrontiamo questa sfida con urgenza e determinazione.
Dobbiamo porre fine a questa tendenza, promuovendo una pianificazione urbana intelligente e sostenibile che sappia bilanciare lo sviluppo immobiliare con la qualità della vita delle persone. In secondo luogo, dobbiamo promuovere politiche di incentivo all’apertura di attività commerciali e servizi pubblici nei quartieri svantaggiati.
Le istituzioni locali devono essere pronte a sostenere e agevolare gli imprenditori che desiderano investire in queste zone, offrendo agevolazioni fiscali e facilitazioni burocratiche. In questo modo, è possibile stimolare la rigenerazione urbana, creando un ambiente più vivo e invitante per i cittadini e per i turisti. Infine, ma non per importanza, dobbiamo puntare sull’educazione e sulla valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
Le città hanno una storia e un’identità che vanno preservate e promosse. Dobbiamo investire nella valorizzazione dei nostri monumenti, della nostra arte e delle tradizioni locali, in modo che possano diventare attrattori per i visitatori, siano essi turisti o stessi cittadini che vogliono riscoprire la bellezza del luogo in cui vivono.
Membri del consiglio, è nostro dovere agire oggi per preservare e sviluppare le nostre città, impedendo che diventino semplici dormitori senza attrattive o interesse.
Sono convinto che, con una pianificazione urbanistica oculata e incentivi all’apertura di nuove attività, saremo in grado di rigenerare questi quartieri e rendere le nostre città luoghi vivi, invitanti e stimolanti per tutti i suoi abitanti. L’auspicio è che la rigenerazione dell’Isotta Fraschini sia una vera occasione di rilancio della città e non solo un motivo di speculazione a favore della proprietà”.
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Commenti
Che fosse l’Isotta o qualsiasi altro luogo, il testo andava sempre bene. Emblema di una serata abbastanza inutile già nelle premesse.