Chiusa la Rotonda di Saronno, dal Lazzagrill all’Autogrill urbano: tutta la storia della “pagoda” tra veneziane e locomotiva
SARONNO – La chiusura, questa mattina martedì 29 agosto, della Rotonda di Saronno ha lasciato senza parole tantissimi saronnesi. Primi tra tutti gli automobilisti di passaggio che si sono ritrovati davanti la porta e il cartello che recitava laconicamente “chiuso”. Dai dipendenti ai clienti abituali è stato un continuo rimando a ricordi ed esperienze legati ad uno degli spazi più iconici della città.
Anche perchè se si abita tra le province di Milano, Como, Varese e Monza e fin nella vicina Svizzera, è impossibile non conoscere la Rotonda che molti chiamano ancora Lazzagrill. Un luogo strategico per la sua posizione alle porte della città e nei pressi dell’uscita autostradale.
L’edificio ha avuto una storia unica fin dalla sua nascita negli anni Settanta quando è stata realizzato dall’architetto designer Melchiorre Bega esponente di primo piano dell’architettura razionalista italiana. Il contributo di Bega, soprattutto la scelta di rendere l’edificio iconico con la celeberrima pagoda, ha contributo a rendere il Lazza grill subito uno spazio iconico per la città.
E’ subito diventato un punto di riferimento per la produzione di pasticceria (amatissime le veneziane) tanto che quando nel 1984 venne ceduto il biscottificio Lazzaroni lo spazio, ribattezzato la Rotonda di Saronno, diventò di proprietà di Luigi Lazzaroni che lo gestì con il figlio Mario.
Sono gli anni dell’arrivo della locomotiva serie 200-02 Couiller del 1883 inizialmente di proprietà Ferrovie Nord Milano e acquistata nel 1972 da Luigi Lazzaroni per salvarla dalla demolizione. Era stata esposta nel giardino della Rotonda dove è stata per lungo tempo ammirata dai più piccoli. Nel 1975 donò le parti meccaniche alla “sorella” (200-05) ad oggi la seconda più antica locomotiva a vapore ancora in funzione in Europa, per consentirne la messa in opera e il traino di treni storici. E’ stata restaurata nel 2010 e nel mese di giugno venne posizionata all’interno della rotatoria da via Lazzaroni e viale Europa (proprio davanti alla Rotonda) per volontà di Luigi Lazzaroni che la donò alla città. Recentemente è stata restaurata dopo alcuni atti di vandalismo.
Sono gli anni d’oro della Rotonda che cresce anche con il ristorante Mezzaluna e il servizio di vendita del pane. Nel 1998 l’impegno è talmente gravoso che la famiglia decide la vendita ad Autogrill che attua una serie di interventi di rinnovamento dello spazio creando il primo Autogrill urbano. Un vero e proprio apripista dei successivi spazi cittadini della catena come quello milanese. Negli anni accanto al bar e al ristorante arrivano anche i fast food da Spizzico a Burger King.
Negli anni duemila la vocazione di Autogrill cambia e gli investimenti e le attenzioni per la struttura diminuiscono. Hanno iniziato a circolare le voci di chiusura e le difficoltà sono cresciute negli anni della pandemia. La chiusura prevista per fine settembre è stata anticipata a fine agosto per i danni provocati dagli ultimi eventi atmosferici che hanno danneggiato il tetto.
(foto storica da mostra documentaria Saronno 2011)
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Commenti
E i dipendenti quale futuro avranno ?
Ma riaprirà o chiude definitivamente?