Giudici: “Non voltiamoci dall’altra parte, lavoriamo per la pace”
CARONNO PERTUSELLA – Riceviamo e pubblichiamo il discorso del sindaco Marco Giudici al sit in per la pace.
Care ragazze, cari ragazzi,
care concittadine e cari concittadini.
La pace non è un obiettivo astratto. La pace inizia con ognuno di noi, con le nostre azioni quotidiane, con la nostra volontà di ascoltare e capire l’altro. Oggi, simbolicamente, piantiamo i semi della pace nel nostro cuore e nella nostra comunità, affinché possano germogliare e crescere in un futuro di armonia.
Gino Strada diceva che “La guerra non si abolisce coi trattati, ma si abolisce stimolando la riflessione e la cultura di tutti”.
Davanti a questo enorme senso di impotenza che ci sconvolge, credo che ciascuno di noi abbia un principale ruolo: quello di non voltarsi dall’altra parte.
In un modo diviso, noi oggi ci schieriamo dalla parte dei diritti che – per loro definizione – sono universali, senza distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Cari ragazzi, care ragazze, non pensate mai che la vostra vita valga di più quella di un altro essere umano.
La spirale di violenza che si è generata a partire dal 7 ottobre in Medio Oriente, che covava nella cenere già da parecchi anni, porta ogni giorno a sempre maggiori spargimenti di sangue. Ogni 10 minuti a Gaza un bambino viene ucciso. Chi resta sperimenta enormi traumi, sia fisici sia emotivi.
E da oltre 70 anni, solo chi non c’è più ha visto la fine della guerra in Palestina, che ha sempre continuato a consumarsi, nel silenzio della comunità internazionale.
Questa triste e infinita storia ci insegna che l’odio genera odio.
Dobbiamo essere pronti a comprendere la Storia, a superare pregiudizi e stereotipi per costruire un ponte verso un futuro condiviso. Solo i palloncini devono volare sulla testa dei bambini, non le bombe. La guerra è il più grande fallimento umano.
Un solo grande e fondamentale impegno ci rimane: “restiamo umani”.