Bilancio, Vanzulli: “Mi sa che chi decide non è il Sindaco, ma “la cultura” che spazia dagli investimenti alle tasse”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della consigliera comunale della Lega Pier Angela Vanzulli sul bilancio di previsione approvato nell’ultima seduta di consiglio comunale.
Il nostro voto sarà contrario, non per partito preso, a prescindere, ma perchè troviamo che le scelte di questa Amministrazione Comunale siano dettate più da “giochi di potere elettorale interni alla Giunta” che da una seria programmazione che vada in contro alle reali esigenze della città.
Spesso ci facciamo coinvolgere dai numeri a tal punto che perdiamo di vista l’insieme.
I numeri sono importanti perchè ci mostrano quali investimenti una Pubblica Amministrazione decide di mettere in cantiere. Ci dicono anche il livello di attenzione verso le fasce più deboli, più disagiate. Quanto si tiene in conto l’istruzione, lo sport, il verde pubblico da tutelare e difendere.
Per poi arrivare ai servizi, al loro livello, a come vengono erogati. Un esempio è la raccolta dei rifiuti che è indicativo di quanto l’Amministrazione pubblica sia attenta all’ambiente. Tutti questi servizi ed il loro livello si traducono in qualità della vita.
Ma, a volte, facciamo l’errore di guardare troppo il quadro dimenticandoci della cornice.
Il Documento Unico di Programma che si sostanzia nel bilancio previsionale è il manifesto del programma politico che si traduce in scelte amministrative dei Comuni, quindi i numeri sono al servizio di una visione di città, che deve sicuramente adeguarsi agli eventi imprevisti che si presentano nella quotidianità, ma che deve soprattutto cercare di attuare un programma per tutti i cittadini e non solo per fasce di essi.
Nell’ultima variazione di bilancio è stata fatta una operazione di questo tipo.
L’Amministrazione ha destinato più di un milione di euro derivanti dal Consorsio Lura Ambiente al capitolo relativo alla nuova scuola Rodari, ha addirittura rinunciato a delle opere che un privato avrebbe dovuto realizzare a scomputo oneri (tra cui una rotatoria ed un parco) monetizzando la somma perchè servivano anche questi 800 mila euro per arrivare alla copertura della cifra di 10/11 milioni di euro che è il costo della nuova Scuola Rodari.
Il classico pozzo senza fondo.
Se l’Amministrazione appalterà a maggio 2024 i lavori della scuola e verrà edificata quella che sulla carta viene presentata come una Scuola moderna supergalattica cosa farà concretamente per le altre scuole?
Si, perchè esistono altre scuole a Saronno, scuole che hanno bisogno di interventi essenziali. Queste famiglie e questi studenti dovranno attendere cosa? quali risorse?
Perchè un conto è scrivere sul bilancio previsionale alla voce opere pubbliche una fila di interventi imponenti, altro è far partire i cantieri.
Questa disparità genererà una pruriginosa differenza tra chi sarà privilegiato e studierà nella spaziale Scuola Rodari e chi avrà l’acqua che gli scende dal soffitto.
L’Amministrazione Airoldi ha sottolineato quanto fosse più vantaggioso per il Comune fare questa operazione di monetizzazione che l’accensione di mutui.
Ma allora perchè nel previsionale 2024 troviamo un capitolo che recita Mutuo per realizzazione edifici scolastici 270.000,00 euro collegato al capitolo di spesa che dice Realizzazione nuova scuola elementare?
Hanno in mente di costruire un altra scuola, oppure si tratta di fondi ancora per la Rodari?
Ma quanto costerà questa nuova Rodari?
Il bando ministeriale che avevano aggiudicato alla Amministrazione Fagioli era di 4 milioni di euro, il Comune avrebbe dovuto accendere 2 mutui di 500 mila euro arrivando ad un totale generale di 5 milioni di euro.
L’Amministrazione Airoldi che si vanta di vincere i bandi quasi fosse una gara, ha perduto queste risorse, ma non fa nulla. Loro possono.
Questi sono gli esempi della poca attenzione alle esigenze dei cittadini perchè quando si ha la coperta corta, come durante l’Amministrazione Fagioli, era difficile esserci per tutti, ma oggi con gli immensi trasferimenti dallo Stato e dalla Regione Lombardia, è veramente discriminante privilegiare solo alcuni progetti.
Un esempio lampante i due palchi, Saronno sarà ricordata non più che per l’Amaretto, ma per essere la città dei palcoscenici.
Mi pare che non siano indietreggiati nel progetto di posizionare un palco nel cortile della Palazzo Visconti, costo euro 300.000,00 finanziato dalla Regione lombardia, ed ora il progetto dell’area nell’ex seminario con palco….
Saronno ha la sindrome del palcoscenico, la recitazione sarà un desiderio non ralizzato di qualcuno che alla fine si sotanzia nel voler palchi ovunque.
Invece per i marciapiedi dissestati, le strade in pessime condizioni, gli edifici pubblici, le case popolari dimenticate, il Palazzo Comunale con perdite di acqua dal soffitto, e, non ultimo, il cimitero cosa hanno previsto?
Quanto si investirà concretamente nelle opere pubbliche?
Intanto hanno previsto 320 mila euro di oneri di urbanizzazione per le spese correnti, su 1.200.000,00 euro di oneri previsti in entrata.
Con tutte le risorse che hanno…., ma in Commissione bilancio si dedica al bilancio previsonale o consuntivo mezzora quindi …. si approfondisce ben poco.
Nella nota integrativa, a pagina 20, c’è poi la determinazione del risultato di amministrazione presunto 31.12.2023 con un avanzo potenziale di 4 milioni e 358 mila euro.
Quando noi avevamo 400/600 mila euro di avanzo a fine anno, scoppiava la polemica, l’allora minoranza consiliare, oggi tutti in maggioranza, ci tacciava di essere degli incapaci, di non aver fatto opere, investito. Ora a voi cosa diremo in approvazione del consuntivo 2023 con più di 4 milioni di euro non investiti ?
Prendiamo degli spunti dalla Nota integrativa del bilancio previsionale 2024 per supportare il nostro dire e stigmatizzare quanto questa Amministrazione privilegi il proprio apparire al concreto benessere dei cittadini.
Soffermiamoci sul famoso capitolo in entrata dell’Imposta di soggiorno, evitando di ricordare lo strascico mai sopito di polemiche che ha generato la sua introduzione.
Nel 2024 si prevede una entrata di 450 mila euro.
Questa somma sarà destinata per 225 mila euro al Teatro Giuditta Pasta, 120 mila euro per Spese per convegni, mostre, conferenze, manifestazioni culturali e teatrali, 105 mila euro Spese per la manutenzione del verde pubblico (quota parte).
Ovviamente diamo per certo che queste somme entreranno altrimenti dovranno o non essere attuati i trasferimenti su citati oppure si dovranno trovare risorse nel bilancio da mettere a copertura delle mancate entrate.
In ogni modo, circa 350 mila euro dei 450 previsti andranno al pianeta della cultura, come NOI avevamo PRONOSTICATO in fase di introduzione della imposta.
Abbiamo sentito che 120 mila euro saranno destinati a mostre, convegni, conferenze e manifestazioni culturali dedicati al mondo del commercio.
Speriamo che queste somme siano parte e non un più rispetto ai 953.734,00 euro previsti come spesa per i capitoli della Cultura.
Ma veramente qualcuno può pensare che noi non finanziavamo la cultura?
Il problema è che non c’erano tutte le risorse di questi anni post covid.
Se poi leggiamo i 9 milioni destinati al pianeta del sociale (noi veleggiavamo sui 6 milioni) ci rendiamo conto che al di la delle luci sfavillanti, Saronno non è un isola felice, ma che esiste un disagio economico e personale tale da dover imporre investimenti di tale portata, allora ci chiediamo da dove deriva tale sofferenza e per questo chiediamo nuovamente una Commissione Bilancio in cui si sviscerino i capitoli per capire.
Anche perchè il contro altare sono 953.734,00 euro previsti come spesa per i capitoli della Cultura.
A Saronno mi sa che chi decide non è il Sindaco, ma “la cultura” che spazia dagli investimenti alle tasse, agli eventi.
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