Svizzera in mutande? La saronnese Comi contro la “discriminazione” dei frontalieri
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SARONNO – L’europarlamentare saronnese Lara Comi difende i frontalieri.”In occasione di recenti consultazioni elettorali, la sezione ticinese dell’Udc, il principale partito elvetico, ha utilizzato slogan offensivi e inaccettabili nei confronti dei frontalieri che lavorano nel Canton Ticino. Ho pertanto presentato ala Commissione europea e al Consiglio un’interrogazione che chieda conto di queste campagne discriminatorie alla luce anche dei negoziati in corso tra Svizzera e Italia su diverse importanti questioni fiscali. Mi auguro che questa vicenda venga anche sviluppata prossimamente nella nuova commissione speciale per i rapporti con la Confederazione elvetica istituita dalla Regione Lombardia”.
Lo comunica dunque l’europarlamentare del Pdl, Comi, a seguito della campagna utilizzata dall’Udc ticinese per il rinnovo delle cariche comunali a Lugano dove è stato utilizzato lo slogan “Rischiamo di rimanere in mutande“. I frontalieri italiani, principalmente provenienti dalle province di Varese e Como, sono stati presi di mira in quanto ruberebbero il posto di lavoro agli svizzeri.
“Queste campagne nei confronti dei lavoratori transfrontalieri – spiega Comi – ricorrono puntualmente e già in passato sono arrivate delle censure da parte delle istituzioni europee. Oltre a fomentare pregiudizi che rasentano la xenofobia, costituiscono una violazione alla libertà di movimento e alla concorrenza. Ho chiesto pertanto alla Commissione e al Consiglio in che modo vogliano difendere questi principi. Con la Svizzera e il Canton Ticino vogliamo mantenere buoni rapporti: chi fa questo tipo di propaganda dovrebbe rendersi conto che senza i 56 mila frontalieri italiani anche la Confederazione elvetica avrebbe serie difficoltà”.
Per sostenere la propria campagna elettorale, l’Udc – partito elvetico – aveva tappezzato Lugano con manifesti degli svizzeri di un tempo… e di oggi, che non sono affatto piaciuti all’europarlamentare di Saronno. Per la cronaca, le consultazioni comunali luganesi si sono poi concluse con la netta affermazione di un partito concorrente, la Lega dei ticinesi, oltre il 35 per cento.
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