PA digitale “promossa” dal 67% degli italiani. Cosa manca per fare il salto di qualità?
Il futuro del nostro paese è un tema che attualmente richiede grandi investimenti e strategie innovative in grado di garantire la crescita sostenibile.
Tra gli strumenti più idonei a tal riguardo ci sono PA Digitale e PNRR, due importantissimi progetti finalizzati alla modernizzazione economica ed infrastrutturale dell’Italia.
Già il 67% del Paese crede nelle loro potenzialità ma resta ancora da convincere un buon numero di italiani. Quali sono le strategie migliori per arrivare a guadagnare questa fiducia?
PA Digitale: il progetto della DGSIC
PA Digitale è un progetto della Direzione Generale per i Servizi e la Comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DGSIC) che mira a sviluppare l’e-governance, l’accesso alle informazioni pubbliche e a fornire servizi digitali di qualità rivolti all’utente.
Il suo obiettivo principale è quello di assicurare l’accessibilità alle informazioni, aumentare l’efficienza dei processi istituzionali, ridurre gli oneri amministrativi e migliorare la qualità dei servizi a favore dei cittadini.
Tra le misure più importanti previste, c’è lo sviluppo di una infrastruttura tecnologica condivisa tra i ministeri e le istituzioni che garantisca l’interoperabilità, il rispetto della privacy e un’efficiente condivisione di informazioni.
Le quattro aree del PA
Il progetto PA Digitale può essere raggruppato in quattro aree generali: la customer experience, l’accessibilità abilitante, lo sviluppo della piattaforma e la governance.
L’alto livello di interoperabilità e di accessibilità garantito dalle misure previste è destinato ad aprire nuove possibilità per gli enti locali e per le imprese private.
PA Digitale ha già avviato alcuni progetti pilota.
Nel 2017, una piattaforma web è stata testata per rendere accessibili al pubblico alcuni servizi digitalizzati.
É stato inoltre attivato un sistema di accesso online a un registro digitale sanitario per l’autenticazione di pazienti e professionisti.
Gli obiettivi delle infrastrutture ICT
“Le infrastrutture ICT rappresentano un elemento fondamentale per costruire una PA digitale all’interno del nostro Paese.
La loro implementazione richiede l’utilizzo di apparecchiature, software e servizi cloud in grado garantire sicurezza, velocità ed affidabilità nel trasferimento dei dati.
Oltre alle classiche infrastrutture come server, storage, reti e centri di elaborazione dei dati, una PA digitale deve prevedere l’utilizzo di tecnologie ancora più avanzate come fintech, blockchain e soluzioni di protezione e autenticazione delle identità digitali.
Queste infrastrutture devono inoltre avere la capacità di supportare, memorizzare ed elaborare enormi quantità di dati, con la sicurezza necessaria per garantire la riservatezza delle informazioni.
Devono inoltre far fronte a un costante accesso rapido ai servizi offerti dall’amministrazione pubblica.” sostiene Federico Aiosa manager esperto di business e trasformazione digitale della pubblica amministrazione.
Un percorso ancora ricco di ostacoli
La PA Digitale in Italia ha intrapreso un percorso ricco di ostacoli e sfide da superare.
Da anni risulta essere l’obiettivo principale del nostro governo, ma i progressi in questo senso sono stati piuttosto lenti.
La mancanza di una strategia nazionale di digitalizzazione, la frammentazione delle competenze e l’insufficiente adozione dei sistemi informatici da parte delle amministrazioni centrali, locali e regionali sono alcune delle criticità principali.
Inoltre, c’è per ora una scarsa attitudine al cambiamento e all’innovazione da parte della Pubblica Amministrazione, poiché le tecnologie digitali sono ancora poco integrate nella gestione dei processi amministrativi e della loro erogazione a cittadini e imprese.
Cosa serve per il salto di qualità
Tuttavia, con l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), c’è la possibilità di affrontare queste sfide con una maggiore consapevolezza.
Il PNRR prevede investimenti per la PA Digitale come la diffusione della banda larga in tutto il paese, la creazione di reti digitalizzate integrate a livello nazionale e di nuovi servizi online condivisi tra le amministrazioni pubbliche.
Il PNRR ha fornito inoltre ulteriori risorse per favorire la digitalizzazione del Paese attraverso progetti tesi al miglioramento dei servizi pubblici erogati a cittadini e imprese.
Tali progetti hanno come obiettivo quello di semplificare il rapporto tra gli utenti e l’amministrazione pubblica attraverso delle interfacce digitalizzate che rendano più semplice ed efficace l’interazione tra le due parti. Non solo la semplicità ma anche la sicurezza di queste relazioni con il cittadino, investendo nella cybersicurezza della Pubblica Amministrazione
Un percorso in crescita
La PA Digitale in Italia ha intrapreso un percorso di crescita importante, seppur con tempi differenti da un’amministrazione all’altra.
Grazie alla rilevanza del tema e al supporto della normativa comunitaria, in particolare della Direttiva 2014/54/UE denominata “Servizi basati sugli appalti dei servizi digitali”, si è dato avvio ad un processo di digitalizzazione che interessa anche le piccole dimensioni organizzative.
Per sostenere questo processo è stato lanciato un piano straordinario di investimenti in atto dal 2016 con l’obiettivo di portare le Pubbliche Amministrazioni a essere digitalmente competitive. Attualmente, questo impegno è stato rinvigorito con la creazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Come aumentare la fiducia degli italiani
Con un investimento di oltre 9 miliardi, verranno messi a disposizione strumenti economici per l’innovazione tecnologica e la valutazione degli effetti del digitale sulle politiche pubbliche.
Il piano converge poi sulla creazione del Digital Trust con il quale assicurare la sicurezza nell’utilizzo della PA Digitale.
Infine, verrà introdotta una piattaforma attraverso la quale le Pubbliche Amministrazioni potranno condividere beni e servizi digitali per aumentare l’efficienza dei processi produttivi.
Per migliorare la fiducia degli utenti occorrerà concentrarsi sull’accessibilità, sulla semplicità e sull’usabilità delle piattaforme perché solo in questo modo il processo di PA digitale potrà convincere ancora più italiani.