Stage calcistico in Belgio per il saronnese mister Davide Minardi
SARONNO – Importante esperienza calcistica per Davide Minardi, trentenne allenatore saronnese che ha vissuto una settimana di stage in Belgio presso il Club Bruges, uno dei migliori club europei a livello giovanile.
La sua è una carriera già avviata da cinque stagioni che gli sta portando soddisfazioni di anno in anno.
L’esordio come allenatore è avvenuto nella stagione 2010/2011 presso l’Equipe Lombardia, dove ha potuto collaborare con Roberto Galia, grande uomo di calcio ed ex calciatore della Juventus, attualmente responsabile del settore giovanile al Como.
In seguito ha allenato Calcio Misinto (primi classificati in campionato con la formazione “Pulcini A”) e Ardor Lazzate, dove si è svolto un eccellente lavoro di crescita calcistica degli esordienti, che hanno portato grandi soddisfazioni alla Società vincendo diversi tornei con un ottimo calcio giocato.
Queste esperienze positive gli hanno permesso di entrare a far parte dell’Accademia Internazionale – Centro di Formazione dell’F.C. Internazionale, dove allenerà per la seconda stagione consecutiva ragazzi di qualità, collaborando con uno staff di prim’ordine.
Sempre in cerca di miglioramenti e crescita professionale, ha deciso di svolgere uno stage di approfondimento presso il Club Bruges.
La settimana di formazione lo ha visto coinvolto attivamente nella programmazione giornaliera dell’Academy e nello svolgimento degli allenamenti delle squadre, dall’under 7 all’under 19.
L’esperienza è stata molto formativa sia dal punto di vista tecnico che personale: avendo partecipato a tutte le attività ha potuto constatare una realtà diversa da quella italiana, ovvero, dove si punta a crescere giocatori molto tecnici, con il settore giovanile funzionale alla prima squadra (basti pensare che nella doppia sfida play-off di Europa League vinta contro il Grasshopper hanno giocato sei giocatori cresciuti nel settore giovanile).
Altre importanti ma piacevoli differenze, sono state collaborare con allenatori professionisti che insegnano a tutti i giocatori ad attaccare senza paura di dribblare, a costo di correre qualche rischio in fase difensiva, e scoprire che i ragazzi e i bambini giocano partite molto più lunghe rispetto ai coetanei italiani, in quanto più minuti si gioca più si migliora.
Ora che la nuova stagione è iniziata, Davide continua a pensare positivamente a quanto appreso in quella nazione che, pur vivendo ancora come uno sport il gioco del calcio, ha sorpreso tutti ai mondiali in Brasile.
Il sogno di Davide, come per tanti appassionati, è quello di poter vivere il calcio come in Belgio ed altre nazioni, dove conta sì vincere ma l’importante è divertirsi e far divertire tutti coloro che assistono alle partite; dove allo stadio vanno ancora intere famiglie, e nei centri sportivi del settore giovanile non ci sono barriere tra genitori-tifosi e il campo da calcio.
Per il futuro si vedrà, ma il direttore del Club Bruges gli ha lasciato le porte aperte per una nuova esperienza con loro, grazie al fatto che Davide sposa a pieno il loro motto…”No sweat, no glory”.
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