Maria Chiara Gadda (Pd) contro le “pensioni d’oro”
SARONNO – “In questi giorni circola sui social network un articolo che accusa con tanto di lista di proscrizione virtuale 337 deputati di aver bocciato un provvedimento contro le “pensioni d’oro” presentato dal Movimento 5 stelle. Varie persone mi hanno segnalato, con comprensibile indignazione, come mai io, insieme al gruppo del Pd, avrei votato per salvare le “pensioni d’oro”. Un’accusa che respingo totalmente, perché è vero l’esatto contrario”. A sottolinearlo è la parlamentare locale del Partito democratico, Maria Chiara Gadda.
Io, come nessun altro deputato del Pd, non ho votato per salvare le “pensioni d’oro”. E’ il Movimento 5 Stelle ad aver votato contro le misure, inserite nella legge di Stabilità appena approvata, che miravano ad aumentare l’equità del nostro sistema previdenziale. Cito ad esempio il comma 486, che ha introdotto per un triennio un contributo di solidarietà a carico dei trattamenti di più elevato ammontare, anche al fine di sostenere iniziative in favore dei lavoratori cosiddetti “esodati”; il comma 489, il quale ha introdotto un limite alla cumulabilità dei redditi da pensione percepiti da ex dipendenti pubblici con ulteriori fonti di reddito pure poste a carico della finanza pubblica. Piccoli passi in avanti, verso un impegno che prosegue, da parte mia così come del Partito democratico.
Il segretario Matteo Renzi ha posto per tutta la campagna delle primarie l’esigenza di contrastare quei privilegi che non possono più essere tollerati.
La Camera dei Deputati ha votato mercoledì 8 gennaio su sette diverse mozioni in merito a questo tema, ed il Pd ha votato a favore di quella presentata dalla mia collega Maria Luisa Gnecchi. Preciso, a differenza di quanto sostiene l’articolo citato, che una mozione è un atto di indirizzo che impegna il governo, non una legge che modifica o che ha il potere di cambiare le spese dello stato. Di conseguenza, anche se fosse stata approvata la mozione del M5S, non sarebbe cambiato nulla rispetto all’erogazione delle pensioni d’oro”. I gruppi hanno votato le rispettive mozioni presentate sul tema, e la deputata del Pd della Provincia di Varese spiega come “noi non abbiamo votato la mozione dei 5 Stelle perchè l’abbiamo ritenuta confusa, contraddittoria e per altri versi discutibile, come ben ha scritto il mio collega Matteo Orfini sul suo sito. Il gruppo del Pd, me compresa, ha deciso di votare a favore della nostra mozione per ribadire al governo di proseguire sulla strada già tracciata dalla legge di Stabilità, e per spingere l’esecutivo Letta a fare altri interventi che assicurino maggior giustizia al nostro sistema previdenziale.
La deputata del Partito democratico rimarca quanto “questo tipo di informazione menzognera non faccia bene al dibattito pubblico del nostro paese. Invito i cittadini a non credere alle patacche “grilline” e alle liste di proscrizione lanciate sul web. Un ennesimo episodio delle demagogia a 5 Stelle che serve solo per lucrare sulla rabbia, legittima, di tanti italiani che vogliono una politica capace di dare risposte alla crisi e che colpisca i troppi privilegi che ancora oggi esistono. Risolvere i problemi del nostro paese non è semplice, e la demagogia menzognera è il modo peggiore per affrontarli e informare i cittadini”.
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