Comune:”Investiamo per i vigili ma i premi devo essere meritati non automatici”
Inizia così la nota inviata dall’amministrazione comunale sul braccio di ferro sindacale in corso con la polizia locale arrivato ormai ad un punto di rottura.
“Questa Amministrazione (per prima nella storia del Comune di Saronno) nel 2012 ha concesso ai vigili
urbani di poter usufruire di una percentuale sull’incassato delle multe per poter finanziare forme di previdenza complementare, sfruttando una norma del Codice della Strada (l’articolo 208) che consente tale facoltà. È una possibilità che non tutti i vigili urbani degli altri Comuni hanno e che non hanno gli altri dipendenti comunali.
L’accordo del 2012 prevede che ai vigili urbani di Saronno spetti – come integrazione stipendiale – una percentuale del 3,4% sugli incassi delle multe al Codice della strada dell’anno precedente.
La diatriba sta nel fatto che mentre i vigili urbani chiedono che questa percentuale venga calcolata sull’intero incasso delle multe (comprese quelle rilevate dalle telecamere per gli ingressi alla ZTL), l’Amministrazione, forte di un parere ottenuto espressamente sull’argomento della Corte dei Conti della Lombardia nel febbraio scorso, non disconosce che l’incasso delle multe della ZTL debba essere considerato sì, ma ritiene che la percentuale debba essere ridotta (la proposta sul tavolo – non accettata dai rappresentanti sindacali – prevede che il 40% dell’incassato delle multe Ztl sia destinato alla previdenza complementare).
La proposta non è casuale, si fonda sulla attenta valutazione che il salario di un dipendente pubblico debba prioritariamente essere legato all’impegno messo in campo e non ad un mero automatismointervento al computer di un vigile che valida multe rilevate dalle telecamere della ZTL. Si converrà che la differenza tra le due posizioni non è da poco.
Con la proposta di destinare alla previdenza complementare dei Vigili una percentuale calcolata sull’intero incasso della ZTL si ‘premierebbe’ un gruppo di lavoratori indipendentemente dall’impegno profuso nel lavoro. La parte di stipendio destinata a previdenza complementare (si tratta di un minimo di 600 euro e un massimo di 1500 euro annui) sarebbe determinata più dal caso fortuito che incauti e inconsapevoli automobilisti accedano senza permesso nella ZTL piuttosto che dal lavoro quotidiano e attivo di accertamento dei divieti di sosta, dei divieti di velocità, etc., da parte degli agenti. Non si possono considerare alla stessa stregua attività che comportano una organizzazione e un ruolo attivo rispetto alle rilevazioni tecnologiche.
L’Amministrazione ritiene, invece, si debba valorizzare il lavoro e non “premiare” chi vorrebbe ancorare i propri ‘incassi’ al lavoro delle telecamere. Sino ad oggi, l’Amministrazione comunale ha liquidato le spettanze dei Vigili rispettando gli accordi sindacali in essere, senza calcolare gli incassi ‘automatici’ della ZTL. È questa una posizione di difesa di principi ‘etici’ – prima che giuridici – secondo cui lo stipendio di ciascun lavoratore deve essere legato a impegno e lavoro erogato, ai risultati ottenuti e non a logiche fondate su automatismi e a minimi garantiti, distribuiti a pioggia.
Destituita di fondamento, infine, la notizia secondo cui l’Amministrazione non starebbe investendo sulla Polizia Locale: nei prossimi mesi è prevista la realizzazione della nuova sede del Corpo e investimenti in nuove tecnologie per l’ammodernamento dei processi lavorativi e nuove assunzioni, nell’ambito più generale delle politiche occupazionali dell’ente.
Comune di Saronno