Fontana: “Totem inutili e non funzionanti, bruttura per la città”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’ex assessore ai lavori pubblici Agostino Fontana sui totem informativi non funzionanti presenti nel centro storico un tema su cui anche in passato non sono mancate polemiche e prese di posizione.
Da alcuni anni sono stati installati in città, a cura delle associazioni dei commercianti, dei totem con schermo interattivo, per l’informazione ai cittadini.
Nello scopo del progetto avrebbero dovuto rilanciare l’attività in quello che era stato costituito come “Distretto del commercio” con notevoli ambizioni addirittura “di regionalizzazione e poi di europeizzazione” come riportato dai giornali di qualche anno fa fa.
Bene. Ad oltre due anni di distanza penso che si possa affermare, visti i risultati, che il progetto dei totem informativi non è stato un grande successo poiché sono da tempo completamente fuori servizio e nessuno si occupa della loro manutenzione.
La colpa è dei vandali, secondo un articolo del 4 gennaio 2013 di un giornale on-line saronnese, articolo nel quale appare il sindaco, accompagnato da quattro assessori, che orgogliosamente posano davanti ad un totem.
L’articolo riporta che i cinque punti informatici erano operativi dal novembre 2010 ed erano stati acquistati con fondi regionali.
Già poche settimane dopo l’attivazione, la maggior parte risultava fuori servizio ed il 4 gennaio 2013 il consigliere Nicola Gilardoni, delegato al commercio, spiegava che “si stava valutando la riparazione per i totem danneggiati dai vandali mentre per quello con il software non funzionante non c’è altro da fare che provvedere all’eliminazione”.
Normalmente se un software non funziona viene corretto e poi ricaricato, non è che si butta l’hardware. E poi il software sarà stato lo stesso per tutti i totem! Oppure no.
Da gennaio 2013 a gennaio 2015 sono trascorsi quasi due anni e mi chiedo se si sta ancora “valutando”.
Rimane un’amara constatazione ovverosia che sono stati sprecati soldi pubblici, anche se della Regione ma sempre frutto delle nostre tasse, per un progetto fallito in tempi brevi e nel totale disinteresse dei promotori. In aggiunta abbiamo ancora questi rottami disseminati per la città per cui si auspica che il consigliere delegato si faccia parte attiva, con le associazioni dei commercianti, affinché provvedano alla loro rimozione, senza costi a carico della comunità, ed al ripristino del decoro cittadino.
Ci sono anche comuni che hanno avuto il coraggio di ammettere il fallimento del distretto del commercio o, perlomeno, una non proporzionalità dei costi rispetto ai risultati. Il Comune di Vergiate, con una articolata delibera di Giunta (delibera no.98 del 28 ottobre 2014), ha deciso di lasciare il distretto “Malpensa nord Ticino” dopo avervi aderito sin dal 2009. La motivazione nel fatto che l’attività del distretto non si è dimostrata all’altezza delle aspettative inoltre i costi di gestione e consulenza sono troppo rilevanti.
Il distretto di Saronno avrà anche risposto alle aspettative, questo lo giudicheranno i commercianti aderenti, tuttavia i totem inutili, perché non funzionanti da lungo tempo, sono ancora lì in bella vista e forse i cittadini avrebbero il diritto che fossero rimossi o riattivati.
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27012015