Polfer: giro di vite contro i reati nelle stazioni e sui treni
SARONNO – Lo scorso 10 marzo il network di polizie ferroviarie europee “Railpol” ha organizzato l’ennesima azione comune denominata “11th Rail action day 24 blue”, durante la quale gli agenti del Compartimento Polfer per la Lombardia hanno intrapreso iniziative a carattere preventivo e repressivo per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi nel contesto ferroviario.
232 sono stati gli operatori impiegati, 398 le persone identificate e rilasciate, 93 stazioni e circa 200 i treni sottoposti a controllo, 21 i centri di raccolta di materiale ferroso e non sottoposti a controllo per il contrasto ai furti di rame. Nella stessa intensa settimana sono stati eseguiti 9 arresti nonché 5 fermi a livello compartimentale per reati di “microcriminalità predatoria”, ovvero furti ai danni di passeggeri italiani e stranieri in transito nelle stazioni ferroviarie della Lombardia, perlopiù a carico di cittadini stranieri aventi una fascia di età dai 20 ai 40 anni. In particolare sono stati arrestati individui dediti al furto di bagagli a viaggiatori in arrivo con autobus provenienti dagli aeroporti Milanesi. Analogo evento si è verificato il giorno 10 con due arresti per rapina in quanto i malviventi opponevano resistenza agli operanti intervenuti.
16032016
Lascia un commento
Commenti
Secondo me la Polfer è venuta perchè sollecitata dal sindaco Dante Cattaneo di Ceriano Laghetto, un grandissimo sindaco.
Farlo una volta l’anno in una data prefissata: che senso ha? …questione di feeling o ….di marketing? ☺
Sbagliato parlare di giro di vite. Non è un’azione continuativa, ma solo un’operazione di polizia che consentirà ai mascalzoni di mettersi al “lavoro” già dal giorno dopo. Occorre un controllo costante, non una tantum anche se con 400 uomini schierati per i controlli. 93 stazioni e 200 treni per 9 arresti e 5 fermi? Se venivano in 20 solo a Saronno ne arrestavano e fermavano di più. Grande spreco di risorse ed energie.
….poi arriva la magistratura e li libera in un attimo.
La magistratura applica le leggi e le leggi le fanno i politici. Quindi sarebbe opportuno finirla con i luoghi comuni. Non è colpa dei giudici se lo stato preferisce “risparmiare” le spese carcerarie concedendo libertà a destra e a manca. Bisogna impegnarsi per cabmbiare le cose e prendersela con chi ha le colpe (non solo chi governa oggi ma anche chi si lamenta ma non ha fatto nulla per cambiare lo stato delle cose).