In ascensore i carabinieri “fanno tana” ai topi d’appartamento
E’ successo in via Sampietro nel cuore del rione Matteotti e tutto è partito con la segnalazione di un vicino di casa. Rincasato alle 3 ha notato, mentre entrava in casa, la serratura danneggiata dell’appartamento accanto. Ma non solo. Un rumore l’ha spinto a controllare allo spioncino dopo aver chiuso la porta alle sue spalle ed ha visto delle sagome muoversi alla luce di una torcia. Non ha perso tempo ed ha dato l’allarme.
Quando i carabinieri sono arrivati sul posto si sono trovati davanti due giovani moldavi decisamente agitati che uscivano dall’ascensore. I due, un 24enne con molti problemi con la legge alle spalle per porto abusivo d’armi da fuoco, favoreggiamento e furto ed un 20enne incensurato, non hanno saputo spiegare da che appartamento venissero e come mai fossero nello stabile. Hanno però detto di aver visto tre giovani usare l’ascensore prima di loro. Una storia tanto fantasiosa e inconsistente da far scattare una perquisizione.
Nelle tasche dei jeans del 24enne è stato trovato un portamonete rosa con, spiccoli e banconote per un valore di 50 euro e una torcia a led. I militari hanno controllato anche l’ascensore e sotto il tappeto hanno trovato guanti di lana grigi, un cacciavite, una chiave inglese, due tasselli a scomparsa ed altri piccolo oggetti da scasso.
Raggiunto l’appartamento preso di mira, vuoto perchè la proprietaria, una 81enne, era in vacanze da diversi giorni, i tutori dell’ordine hanno trovato la serratura forzata e la camera a soqquadro. A controllare l’abitazione è stato il figlio che poche ore prima era andato ad innaffiare le piante a casa della madre. Secondo il congiunto della proprietaria mancava solo un piccolo portamonete rosa.
Per i due sono scattate le manette con l’accusa di furto in abitazione aggravato e in concorso.