Paolo Pasqui chiarisce il tema del “conflitto d’interessi” al Pasta
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Paolo Pasqui presidente uscente della Fondazione Pasta in merito a quanto al conflitto d’interessi.
Gentile Direttore,
con riferimento alle polemiche emerse nel Consiglio Comunale di ieri -e nelle ore successive- in relazione alle differenze riscontrate sui cachet, precisiamo che nella riunione del 1° giugno u.s. il consigliere Masciadri fornì spiegazioni di cui il CdA prese atto, e sarà probabilmente utile postillare in tal senso il relativo verbale. Per noi pertanto la vicenda è chiusa.
Il problema di carattere generale che abbiamo cercato invece di evidenziare è e resta quello del conflitto di interesse e delle sue modalità di approccio, nel senso che il conflitto di interesse può sussistere [avviene in innumerevoli contesti], ma va gestito con la dovuta cautela rispettando semplici regole: (i) va dichiarato, (ii) chi vi si trovasse coinvolto deve astenersi dalle discussioni e dalle votazioni che riguardano le materie nelle quali si trovi in conflitto [art. 2391 C.C.].
Cordiali saluti,
Paolo Pasqui
21062017
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Commenti
Gent.mo Signore o Signora, mi creda, non è assoltamente un fatto politico o di gestione che può essere condivisa o non codivisa, ma mai bisognerebbe scavalcare determinate soglie che riguardano la persona fisica in quanto in ogni caso bene o male che finisca crea un danno alle stesse persone.
Chiarezza e molto bene è stata fatta nelle sedi opportune, nei tempi e nei modi che Lei ha descritto, ma purtroppo poi non si è stati in grado di fermarsi.
Il Teatro (ma non solo quello di Saronno) non vive uno dei suoi migliori momenti, ma qui il discorso è molto diverso e lungo e magari ci sarà modo di parlarne ( ma sul teatro il generale)
Gent.mo Signor Masciadri e’assolutamente libero di procedere per vie legali e ha ragione nel dire che non necessitano procedimenti istituzionali in sfere personali,ma forse si è perso un pezzo : il Teatro (grazie al cielo) e’ ancora res publica ( un vezzo della Kultura….) e come tale le questioni di gestione dello stesso riguardano tutte le persone (a prescindere dal credo politico) che si interessano dell’andamento della propria città .
Per quanto ,sopra l’intervento istituzionale e’doveroso e non solo, credo anche utile agli stessi attori di questa storia che ,se hanno proceduto con correttezza,possono solo uscirne con maggior chiarezza.
C’e’ solo da vergognarsi quando si parla di azioni legali o altro. Chiarite tra voi i problemi, avere un Teatro costituito da una fondazione è una stupidata solenne, il teatro è cultura e la cultura va rispettata dato che è la costruzione del futuro.
Ma basta, non potevate parlarne prima e nelle sedi opportune invece di mettere in scena questa farsa?
Buonasera a tutti, leggo quanto comunicato da Dott. Pasqui al Vs Direttore e anche se molto combattuto mi vedo costretto a rispondere : Non entro nel merito della Politica tra maggioranza e minoranza del Comune di Saronno e trovo anche molto poco costruttivo alimentare polemiche in quanto non fanno parte della mia persona, ma durante il consiglio di ieri sera sono state dette e scritte ( da consigliere di minoranza, scusate ma non ricordo il nome ) in particolare due frasi che vanno ben oltre la politica, ma al contrario sfociano nella diffamazione . Detto questo sia il Dott.Pasqui che la Dott.sa Prada sono già stati da me avvisati che procederò per vie legali . Per rispondere alla Signora Mimi, personalmente non ho cariche politiche, non sono iscritto a nessun partito e posso anche sbagliare ma quando le cose dette e scritte vanno a toccare la sfera personale non credo sia necessario che intervengano le istituzioni ( cosa per altro che hanno tentato di fare ) ma bisogna agire in altri ambiti utili alla tutela personale .
Grazie al giornale Il Saronno per avermi dato questo diritto di replica .
Sicuramente considerato che sono stato rieletto su questa triste faccenda non tornerò più
Ma basta.
Mettete sul sito del teatro i dettagli degli incassi, spese, cachet della compagnia o dell’artista, numero di biglietti emessi; dettagliati per ogni spettacolo e ne prenderemo visione giudicando.
Siate trasparenti, come le camice verdi promettevano in campagna elettorale, poi, dopo le elezioni, sono cresciute le frasche e non si è visto più niente, solo ombre.
Profonda tristezza
sarebbe utile che ci fosse un confronto pubblico tra i due e il coraggio di dichiarare apertamente, senza astuzie, come stanno veramente le cose.
Ritengo giusto che intervenga il Comune svolgendo un indagine chiarificatore. Ma penso dalle varie dichiarazione emerse che Fagioli, per ragioni opportunistiche di natura politiche, si sia già schierato a favore del confermato consigliere Masciadri e del direttore artistico Pellicini e non permetterà di fare chiarezza.