Udienza fiume, processo Cazzaniga resta a Busto. Accolte 15 parti civili
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BUSTO ARSIZIO – E’ durata più di cinque ore l’udienza preliminare di martedì 25 luglio del processo a carico di Leonardo Cazzaniga, il medico del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno accusato di cinque omicidi, e della sua amante, l’infermiera Laura Taroni. Nell’udienza di ieri sono state accolte solo 15 delle 34 richieste di costituzione di parte civile, rigettando tutte quelle delle associazioni e dell’ordine dei medici. Ammessa invece la richiesta dell’infermiera Clelia Leto, colei che per prima si oppose al Protollo Cazzaniga e che per questo venne minacciata dal dottore, e quelle delle famiglie delle quattro persone morte in ospedale a Saronno, oltre alla famiglia di Massimo Guerra, marito dell’infermiera Taroni. La costituzione di parte civile è solo per le accuse di omicidio, non per quelle di favoreggiamento e omessa denuncia, reati contestati ad altri medici e dirigenti dell’ospedale. Nel corso delle cinque ore di seduta il Giudice per l’Udienza Preliminare ha ribadito la competenza territoriale della Procura e del Tribunale di Busto anche per quanto riguarda l’omicidio di Massimo Guerra rigettando le richieste dell’avvocato difensore. Nel corso dell’udienza è stata accolta anche la richiesta di perizie psichiatriche per i due amanti presunti assassini nonché la richiesta di interrogatorio in incidente probatorio che fermi la deposizione fatta dalla Taroni a carico di Cazzaniga. Il processo è stato rinviato al 25 settembre, per il giuramento dei periti e l’interrogatorio della Taroni. L’udienza preliminare invece è stata aggiornata all’8 e 9 gennaio.