Nigro: “Interessante confronto coi 18enni al Gb Grassi”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata a Giuseppe Nigro candidato di Liberi e uguali nel collegio uninominale 10, in merito all’incontro tenutosi giovedì pomeriggio al GB Grassi.
Ecco il testo integrale
Giovedì dibattito al Liceo Scientifico “G. B. Grassi” di Saronno per illustrare ai giovani diciottenni che andranno a votare per la prima volta – quelli che il presidente della Repubblica ha chiamato i “ragazzi del ’99” – il sistema elettorale e i programmi delle forze politiche. Presenti Giuseppe Nigro, Liberi e Uguali, Samuele Astuti Pd, Paola Macchi 5Stelle, Giacomo Cosentino, Lista Fontana.
Dibattito interessante, soprattutto per il contesto e gli interlocutori. Giovani curiosi. Desiderosi di comprendere senso e valore della politica. Alla domanda di un giovane studente se in Italia ci sia ancora presente la democrazia, ho risposto che i modelli che la incarnano sono tanti, certo è che in Italia da un sistema fortemente partecipativo come attesta storicamente l’alta percentuale di votanti, si è passati ad una democrazia verticistica, sempre più nelle mani degli esecutivi che esclude i cittadini, ridotti al rango di consumatori seriali.
I giovani hanno posto domande sul tema del trasporto pubblico locale. Ho cercato di evidenziare come gli investimenti del settore piuttosto modesti siano alla base della situazione precaria in cui versa il servizio di trasporti locale e causa degli incidenti tragici, ultimi, come quello di Pioltello.
Chiara l’accusa che ho mosso alla legge elttorale, imposta con ben 8 voti di fiducia e chiara la critica al ruolo dei sindaci con poteri spropositati rispetto ai consigli comunali. Sarà per questo che l’ufficio stampa del candidato Astuti ha pensato bene di cancellarmi dalla foto inviata alla stampa saronnese. Avevo già pubblicato sulla mia pagina Fb, nella serata di giovedì una foto in cui erano presenti tutti i partecipanti al dibattito. Un po’ di galateo politico non sarebbe guastato. Evidentemente è tale l’autoreferenzialità non solo del Pd, ma dei suoi candidati che in perfetto stile totalitario, Astuti ha pensato bene di cancellare il rappresentante della sinistra seduto al tavolo.
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23022018