Focris: inaugurata, grazie ai Lions, la camera sensitiva
SARONNO – È stato un lungo percorso, durato ben 3 anni, quello che ha portato alla realizzazione della “camera sensitiva” nella casa di riposo Focris di via Don Volpi.
All’inaugurazone di ieri erano presenti tutti i rappresentati dei tre Lions club di Saronno coinvolti nel progetto, che sono stati ringraziati dal presidente della Focris Daniele Etro e dal direttore Fausto Forti soprattutto “per la loro vicinanza al territorio”. Presente, a nome dell’Amministrazione comunale, l’assessore alla Cultura Maria Assunta Miglino.
L’idea, come ha spiegato Paolo Riva, è nata grazie alla determinazione del saronnese Rinaldo Brenna, a cui non a caso è stata intitolata la stanza. L’iniziativa parte dalla necessità “di un posto tranquillo nella struttura in cui i pazienti più gravi potessero continuare a sentirsi vivi, circondati dall’affetto dei propri cari”. Brenna ha lanciato la proposta con il Lions club Host ed ha coinvolto gli altri due sodalizi saronnesi (Insubria e del Teatro) che con il sostegno dell’azienda di via Grieg Industriale Chimica hanno lavorato fino a concretizzare l’iniziativa.
“Dato che il mondo all’esterno è una realtà spesso irrangiungibile per persone arrivate alla delicata fase finale della loro vita – spiegano i responsabili della struttura – l’obiettivo è quello di portare i suoi stimoli all’interno della stanza”. Non a caso il titolo del progetto, ispirato a iniziative svedesi, è “Il mondo in una stanza”.
Ma cosa si trova concretamente nella camera sensitiva? Fibre ottiche luminose che, attraverso la cromoterapia, possono produrre un effetto rilassante e di benessere nei pazienti. Si è inoltre fatto in modo che sul soffitto si possano imitare le luci colorate della sera, mentre due macchine sono in grado di riprodurre odori e bolle di sapone. Non mancano casse per la musica e attrezzature confortevoli e moderne, come letti regolabili fino a formare una poltrona.
Margherita Cattaneo
21062018