Dissidi interni, Del Mastro attacca la Lega di Lazzate al primo consiglio
LAZZATE – Tutto come previsto, o quasi, alla prima seduta del nuovo consiglio comunale di Lazzate. Nuovo si fa per dire, nei nomi, perché nella sostanza la Lega governa (e con profitto, viste le continue riconferme con percentuali bulgare) da ormai 25 anni consecutivi. E così le previsioni della vigilia per gli assessorati sono state confermate e sono stati nominati Andrea Monti (Territorio, Sicurezza, Imprese, Istruzione), Antonio Re (Lavori pubblici e Cimitero), Giuseppe Zani (vicesindaco e Servizi Sociali per il suo settimo mandato consecutivo) e Ilaria Monti (Ambiente, Ecologia, Giovani, Gemellaggio e Mercato). Votato anche il nuovo capogruppo, Marco Volpe. Ma c’è qualcuno che non l’ha presa bene, l’ex segretario di sezione rieletto consigliere, Fabio Del Mastro che si sente: «Discriminato, perché Salviniano. La Lega a Lazzate è ferma al 2010, quando Bossi era segretario. Oggi sono cambiate molte cose, eppure la sezione si ostina su vecchie posizioni. Io invece credo nel nuovo corso. Mi sono messo a disposizione per un assessorato o per il ruolo di capogruppo, sono preparato e laureato e ho preso numerose preferenze, pensavo di poter ambire a qualche incarico. E invece niente, sono stato escluso perché appoggio il nuovo corso, perché sto con Salvini, nel paese in cui la Lega porta ancora Nord con sé». Il tutto raccontato in una lunga lettera aperta distribuita ai presenti prima del consiglio comunale, seduta alla quale Del Mastro si è presentato da uomo sandwich con la sua polemica stampata addosso. Ed ora? Dalla sezione non trapela nulla, martedì ci sarà la consueta riunione e lì, probabilmente, si laveranno i panni sporchi, oppure voleranno… gli stracci.
02072018