Insulti contro Salvini e la polizia locale sui muri saronnesi
SARONNO – Sono comparsi in tutta la città, notte dopo notte, graffiti contro la polizia locale, le forze dell’ordine e il ministro leghista Matteo Salvini sono comparse nelle ultime ore sui muri saronnesi.
Lo stile e i contenuti sono analoghi, insulti al ministro degli Interni bollato come “razzista” e frasi ingiuriose contro le forze dell’ordine con diversi simboli anarchici, ma le grafie diverse. In particolare le scritte sono visibili sulla recinzione del cantiere dell’ex cascina Vago, in piazza Unità d’Italia, alla porte della zona a traffico limitato. Qui anche lo slogan “no il taser alla polizia” che fa riferimento alla sperimentazione avviata negli ultimi giorni proprio su input di Salvini. I graffiti sono comparsi anche nel cuore del centro storico e in zone più periferiche come in via Pagani. Facile pensare come autori gli anarchici del centro sociale Telos che sono decisamente attivi in città soprattutto sul fronte dei graffiti.
Nell’ultimo consiglio comunale l’Amministrazione comunale ha chiesto al Ministero un risarcimento di 100 mila euro per i graffiti realizzati su muri, vetrine e persino sul portone della chiesa di San Francesco la vigilia di Natale ad opera dei ragazzi del centro sociale. Fondi che sono stati inseriti in bilancio malgrado non siano ancora stati finanziati dal ministero.
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