Andrea Monti denuncia: “Fake news la storia dei commissari sul treno in ritardo”
LAZZATE – La notizia, rilanciata da tanti organi di stapa, di un blocco dei lavori della Commissione territorio e infrastrutture, ieri, perchè alcuni dei partecipanti erano bloccati su un treno in ritardo fa arrabbiare il capogruppo della Lega in Regione Lombardia e vice presidente della commissione stessa: “E’ una fake news!” sbotta il lazzatese Andrea Monti.
“Quando l’imbarazzo diventa insopportabile, ecco che si ricorre al sempreverde strumento dei disperati in politica: la balla, in questo caso un treno carico di balle, svecchiato nella sua veste fighettina di fake news. Lo sanno bene gli amici del Pd che siedono in Consiglio regionale, visto che ne hanno dato una bella prova proprio nella giornata di ieri”. Lo afferma il leghista Monti, che interviene sulla notizia, riportata da diversi organi di stampa, circa un blocco dei lavori della Commissione a causa di ritardi dovuti ai treni. “Certamente – prosegue – la notizia di un blocco, o addirittura di un rinvio, come scritto da alcuni quotidiani, dei lavori della Commissione Infrastrutture per il ritardo di funzionari e dirigenti dovuto proprio ai treni può far sorridere, peccato però che tutto ciò sia inoppugnabilmente falso, elaborato ad arte da chi ormai si trova agli sgoccioli quanto ad argomenti. Questo perché un ritardo effettivamente c’è stato, ma di una sola dirigente, e non perché questa fosse bloccata su un treno, ma perché impegnata con altra riunione in Regione, quindi ben distante da rotaie e carrozze. Il post con la strana versione dei fatti è partito da un fantasioso consigliere, ed è stato rilanciato a mezzo comunicato stampa da un altro consigliere, Pd. Purtroppo però la finta notizia ha fatto il giro e nessuno si è preso la briga di verificare come fossero andati realmente i fatti, ed ecco servita la fake news”.
Conclude Monti: “Poste queste precisazioni, doverose perché è giusto che le persone conoscano come si son svolte le cose, questi mezzi forniscono bene la misura della disperazione del Pd per quanto attiene la questione Trenord. Nonostante i tentativi di addossare tutte le colpe alla Regione, che poi è l’unico soggetto ad aver messo sul tavolo fior di quattrini, la verità sta finalmente venendo a galla e anche i pendolari hanno capito che le responsabilità maggiori della situazione sono in capo a Ferrovie dello Stato, socio che all’epoca renziana si è sempre rifiutato di fare la sua parte”.
17112018