Aula tolta al Forum studenti, l’ex assessore Banfi smentisce la Giunta
SARONNO – Si presenta con un “faldone”, numeri, dati e date ma prima di entrare nel merito della “politica”, tiene a lanciare un messaggio ben preciso: “Cerchiamo di riportare la discussione sui binari della verità e di quel che conta davvero: gli studenti hanno l’esigenza di un’aula per lo studio e non di essere etichettati con magliette politiche. Se da parte del Comune c’è la volontà di aiutare questi ragazzi, lo si faccia senza troppe parole!”
Poi l’ex assessore comunale ai Giovani, Francesco Banfi, entra nel merito dell'”attacco” politico nei suoi confronti, che si è concretizzato con l’ultimo comunicato dell’Amministrazione civica. Banfi ne ha parlato ieri, nel corso di una conferenza stampa. Un Banfi che proprio non ci sta e risponde colpo su colpo dopo essere stato indicato come responsabile “unico” di presunte “irregolarità”. La sua colpa? Avere concesso l’aula studio all’Aldo Moro di viale Santuario al Forum studenti di Saronno (disponibilità ora revocata dal Comune), e poi di averne sempre tenuto all’oscuro l’intera Giunta. Banfi sorride: “Non diciamo schiocchezze, ci sono una “montagna” di documenti che dicono esattamente il contrario ovvero che ogni scelta e decisione è stata presa in modo collegiale, da parte dell’intera Giunta, che ha votato positivamente. Delle due l’una, o si tratta di un gratuito attacco politico oppure i miei ex colleghi di Giunta non si erano neppure presi la briga di leggere i documenti da loro sottoscritti ed approvati!”
“Dal comunicato dell’amministrazione emerge che, mascherato – ovviamente da Batman – avrei fornito agli studenti l’aula di soppiatto, all’insaputa di tutti. Certo che, invece, in allegato alla delibera di giunta 51 del 22 marzo 2018 esiste, tanto per fare qualche esempio concreto, la “Relazione al rendiconto consolidato della gestione dell’esercizio finanziario 2017” e a pagina 63 (pagina 68 del file presente sull’albo pretorio, il terzo allegato dal titolo “Relazione rendiconto 2017 – parte 1”) si legge: “Attività senza Spazio anteprima: aula studio del Forum studenti di Saronno: Sala Nevera, adeguatamente arricchita di tavoli e condivisa con alcune altre attività, è stata utilizzata dal Forum per le aperture domenicali dal 18 giugno al 23 luglio e dal 20 agosto al 17 settembre; a partire dal 1 settembre anche nei giorni feriali dalle 12.30 alle 14, fascia oraria di chiusura della biblioteca. Da fine settembre non è stato più possibile utilizzarla perché richiesta da altre realtà del territorio per mostre ed eventi; al Forum è stata proposta la saletta dell’auditorium Aldo Moro. L’aula studio, di domenica, è frequentata normalmente da un minimo di 10 studenti ad un massimo di 20; nei periodi di esami gli studenti arrivano a 50 circa”.
Prosegue Banfi: “Ci sono anche altri documenti“. C’è il Dup, il Documento programmati triennale approvato dalla Giunta il 7 novembre 2017 che parla di favorire “azioni che rendano possibile l’uso di spazi per i giovani favorendo la presenza di aule studio, a pagina 102 – ricorda Banfi – si parla esplicitamente del supporto al Forum per reperire l’accesso a spazi pubblici. Il 22 marzo 2018 c’è poi la citata una delibra di Giunta, pagina 62, in cui si fa riferimento al trasloco di Spazio anteprima e dell’aula studio concessa al Forum. Il Dup del triennio, delibera di Giunta del 30 ottobre 2018, dice della saletta e della possibilità per il Forum di fruirne, anzi si fa esplicita menzione anche a facilitare i gruppi “informali” purchè di giovani. Dunque, in Giunta tutti erano perfettamente al corrente: sconcertante che ora si dica il contrario, non devo smentirlo perchè è tutto scritto. Ma l’attuale assessore Mariassunta Miglino dice che l’ha scoperto otto mesi dopo avere preso l’incarico…”
Va avanti l’esponente politico, oggi consigliere comunale indipendente: “La cosa era invece ovviamente nota a tutti ed anche alla dirigente del settore e all’ufficio Informagiovani. Direi a chiunque. Ma quindi di cosa parliamo? Persino le modalità della fruizione degli spazi dell’Aldo Moro erano prassi comune consolidata nel tempo, sicuramente non dipendente dall’assessore pro tempore nè, tantomeno, conferite in via esclusiva al solo gruppo di studio, perchè l’hanno sempre utilizzata anche altri gruppi e associazioni. Prendendo per buono quanto dichiarato dall’Amministrazione, anche se vediamo come non è corrispondente al vero, vale la domanda: com’è possibile che l’attuale assessore competente si sia accorta solo dopo tanto tempo? Al momento dell’insediamento non ha letto la documentazione?”
Conclude Banfi: “Forse occorrerebbero maggiori attenzioni alle istanze del mondo giovanile. Ad esempio le date dei decreti di assegnazione delle deleghe post-rimpasto forniscono l’immagine di una desolata dimenticanza. Ripercorriamo la storia recente: con decreto 702 del 26 aprile c’è il conferimento incarico assessore alla Cultura, con decreto 808 del 10 aprile la revoca del sottoscritto Banfi, con decreto 809 del 10 aprile il conferimento d’incarico assessore al commercio e attività produttive, ma solo con decreto 815 dell’11 aprile si registra l’integrazione delega alle politiche giovanili. O ci si era dimenticati oppure è stato necessario fare un po’ di “amblimblò”.
12122018