Crisi di governo e Conte bis: l’analisi di Rotondi
SARONNO Pubblichiamo l’intervista a Mauro Rotondi, membro dell’assemblea regionale Pd e del direttivo saronnese sull’esito della crisi di governo e la nascita del governo Conte Bis
Mauro, si ritorna alle attività dopo un’estate ricca di colpi e la caduta del governo. Nel frattempo un nuovo governo Pd- 5Stelle- Leu si è insediato ottenendo la fiducia alle camere. Come hai vissuto questo periodo?
Con la preoccupazione vissuta da tanti italiani. Anche nelle spiagge e nelle località di villeggiatura si discuteva di politica. La politica di oggi ha tempi rapidissimi, tutto è liquido e cambia velocemente.
Che opinione ti sei fatto di questi eventi estivi?
E’ stata una crisi pazza, innescata senza un motivo scatenante dal leader della Lega in pieno delirio da Papeete e mojiti con l’invocazione indecente dei pieni poteri dalla spiaggia. Un’immagine pessima, il governo gialloverde è andato gambe all’aria. Certo, nell’immediatezza il voto sembrava l’unica strada possibile ma si è improvvisamente verificato l’impossibile, ossia l’apertura del dialogo Pd-5stelle, complici Renzi e Grillo. Il padre nobile dei 5 stelle Beppe Grillo ha spiazzato davvero tutti benedicendo l’alleanza col Pd; Grillo, da tempo fuori dai radar, è riapparso di colpo invertendo di prepotenza la rotta del mov5stelle con l’incoronazione di Giuseppe Conte leader-bis e la delegittimazione dei vari capetti Di Maio, Di Battista e soci, intenti fino all’ultimo a sabotare la trattativa con il PD nella speranza di tornare tra le braccia della Lega. Il Mov5stelle ha ora aperto una nuova fase e si rinnoverà nei toni e negli uomini. L’isolamento interno dei vari Di Maio, Di Battista è la conseguenza. Vedremo se funzionerà
Cosa pensi dell’alleanza di governo Pd-5stelle ?
Sarà una scommessa a tutti gli effetti e anche un’opportunità. Il tentativo era doveroso e andava già fatto oltre 1 anno fa ma per rancori e miopie non è stato perseguito. Certo, anni di acredine e insulti non si cancellano con un colpo di spugna. I 5stelle hanno buoni propositi su singoli temi ma sono un movimento totalmente privo di riferimenti culturali, storici e internazionali, il che li rende privi di identità se non quella distruttiva dell’antipolitica. A differenza di quanto i 5stelle sostengono, Destra e Sinistra esistono ancora, in maniera diversa dal passato ma esistono. Professarsi né di destra né di sinistra è una soluzione di comodo soprattutto come quando ad esempio ti permette di sostenere provvedimenti di pura Destra come avvenuto con decreti sicurezza e caso Diciotti. In aggiunta a ciò, la collocazione dei 5stelle in Europa è stata finora imbarazzante: hanno sostenuto il gruppo di ultradestra antieuropeo ed antieuro di Farage, passando per i Gilet gialli francesi fino ad approdare al sostegno di Ursula VdL alla Presidenza della Commissione Europea. Ora però inizia una collaborazione e il dialogo è tutto da tessere. Come hanno detto anche Zingaretti e Grillo, tanti temi ci accomunano, la gran parte dei 5stelle ha un animo di centro sinistra, per cui rispettiamoci e confrontiamoci. E Proviamoci
Come giudichi l’operato del Pd e del Segretario Zingaretti in questa fase?
Zingaretti è stato bravissimo rilanciando il Pd a protagonista della scena politica; sta facendo un grande lavoro puntando sui temi dell’Europa, delle diseguaglianze e dell’ambiente. Nella formazione del nuovo governo ha condotto una trattativa difficilissima in maniera composta senza i protagonismi degli altri politicanti. Zingaretti non appare, non sta attaccato ai social, non reclama cariche ma costruisce alla vecchia maniera, col dialogo e la serietà.
Come risultato Zingaretti ha portato il Pd nel nuovo governo con ben 9 ministri tra cui i ministri chiave Amendola e Gualtieri rispettivamente agli affari europei e all’Economia, e poi diversi sottosegretari e viceministri. In più ha ottenuto la nomina di Paolo Gentiloni nel governo europeo come commissario agli affari economici sull’onda dell’elezione di David Sassoli presidente del Parlamento europeo. Grazie al PD ora l’Italia sarà più considerata e rispettata in Europa, il Pd ha l’ambizione di lottare per costruire il sogno degli Stati uniti d’Europa con tanto di elezione del presidente dell’Unione come negli Stati Uniti d’America. Un Pd sempre più nuovo, ambientalista, Europeo, diventato secondo un recente sondaggio il partito più apprezzato dai giovani under 35. La direzione è tracciata. Speriamo in bene.
(foto archivio)
21092019