La previsione di Indelicato: “Ecco perchè la Destra a Saronno perderà le elezioni”
SARONNO – “Mentre la Sinistra marcia decisa verso le comunali in una formazione che ricorda lo schieramento tripartito degli eserciti antichi, e il Centro si va compattando attorno a nomi importanti, la Destra saronnese si segnala per la sua vacuità”.
Inizia così la nota di Alfonso Indelicato consigliere comunale saronnese che torna su uno dei temi a lui cari, la Destra saronnese, questa volta in chiave elettorale.
“Non parlo dei rumors più o meno consistenti di contrasti, veti incrociati e ultimatum nel tentativo di uscire dal ruolo di acquiescenti comparse finora recitato da alcuni. Intendo una vacuità politico-culturale, cioè una mancanza di identità che produce come conseguenza l’assenza di iniziative per cui la Destra ha brillato a Saronno negli ultimi anni.
La Destra saronnese ha inteso la sua missione politica soprattutto come distribuzione e occupazione degli spazi in ragione del peso specifico delle formazioni alleate, e oggi in realtà non governa la città, tutt’al più la amministra caracollando alla giornata.
La Lega in particolare ha fatto intendere abbastanza presto, e poi confermato strada facendo, quale sia la sua città ideale, ben diversa da quella del famoso quadro urbinate: un immenso falansterio di cemento, irto al suo interno di grate e cancelli (vedi varie corti blindate), refrattario agli abitanti dei paesi vicini (vedi politica dei parcheggi) privato della sua storia (vedi tentativi di radere al suolo edifici cari alla memoria) fittamente turrito (progetti di palazzi di altezza esorbitante, destinati a rimanere in gran parte vuoti) privo di piccolo commercio – che infatti va scomparendo – ma stretto in una ferrea cinta di supermercati. Un’idea degna di un film di Romero, che però non nasce da una riflessione e da un progetto precisi (magari fosse così …) ma semplicemente da una totale acquiescenza nei confronti del costruttore privato – chiunque egli sia e qualunque cosa egli progetti – nonché da un riflesso condizionato che porta a reagire ad ogni problematica, ad ogni sollecitazione esterna, ad ogni imprevisto, in termini di trincea. Lo si è visto, e valga come esempio di una mentalità, a proposito del degrado notturno di alcune zone urbane: una diversa amministrazione sarebbe intervenuta con la polizia locale per sanzionare esemplarmente fracassoni e lordatori: da noi invece si sono transennate le zone a rischio, con il bel risultato di interdirle agli onesti cittadini nelle ore diurne, ma non ai vandali notturni, per i quali nastri e transenne non costituiscono certo un ostacolo.
Ritornando alla politica culturale, onestamente confesso di aver preso il classico granchio quando cinque anni fa mi fu richiesto di guidare Fratelli d’Italia e concordai l’alleanza con la Lega saronnese. Pensavo che l’amore leghista per la “piccola patria” cittadina potesse contemperarsi con quello per la più grande Patria italiana. Credevo anche che si potesse mettere in campo una serie di iniziative che desse spazio ai valori della Destra, ma anche ad apporti di altra provenienza: convegni di buon livello, l’istituzione di un premio letterario, la valorizzazione delle qualità del territorio. Mi sono dovuto accorgere presto che, sia alla Lega che al mio partito di allora, della cultura non importava assolutamente niente. Vorrei dire di più: mi accorsi che la cultura era vissuta con cauto fastidio: handle with care.
Ma se non hai cultura non hai identità, e se non hai identità non sei nessuno, anzi non sei niente. Ecco perché la Destra a Saronno, a meno di clamorosi autogol dei suoi avversari, perderà le elezioni.
18072020
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Commenti
Una sinistra framnenta da pd, 5s, iv, ecc ecc.
Regalerà Saronno per altri 5 anni alla destra
5st e IV sarebbero di sinistra ? Ma dove vivi politologo ?
Scenda sul pianeta terra fenomeno perché l’elettorato dei 5s e di iv da dove arriva?
Il finale di legislatura si sta trasformando in una frenetica corsa alla cementificazione selvaggia.
“Ma che politica, che cultura
Sono solo canzonette….” cantava Bennato.
Invece purtroppo è una tragica conclusione di legislatura nella “totale acquiescenza nei confronti del costruttore privato”.
Spesso in disaccordo con quanto scritto da Indelicato ma questo volta d’accordo col grillo parlante Indelicato.
Quindi Saronno piena di spacciatori clandestini accattoni ecc ecc ecc
Con Fagioli si, purtroppo è piena di spacciatori clandestini accattoni ecc ecc ecc
La informo che Saronno è piena di questi gentiluomini da più di 10 anni toh proprio il periodo che avevamo un governo di sinistra a Roma…che strane coincidenze
La destra perderà perchè Fagioli è il candidato sbagliato. Cambiate cavallo e vincerete a piene mani.
La destra a Saronno non esiste, solo personalismi…
La destra perderà le elezioni se si ostina a presentare un sindaco impresentabile, ci fosse un altro candidato sarebbe una partita aperta.
Riflessioni importanti quelle di Indelicato.
Lui descrive una Destra “storica”, ancorata alla cultura, ai valori.
La Lega, abbandonando l’identità e il legame con i Nord (e la Gallia Cisalpina in particolare), priva di una cultura nazionale e patriottica, è diventata l’espressione di ceti edilizi che vedono la città come una grande forma di grana.
Mi piacerebbe che Indelicato, accanto alla piccola patria e alla grande Patria, ci metta anche la grande patria Europa.
Non vedo, gentile Anonimo, l’Europa come grande patria, ma come unione di popoli e di patrie.
saluti
La giunta uscente è a misura di paesone, non certo di Città quale Saronno deve essere.
Poi se vogliamo ci possiamo mettere le tante toppe, la mancanza di un minimo di empatia e ascolto di noi saronnesi ecc.
Non si vive solo di buche tappate e telecamere sfoggiate, ma che di fatto non hanno cambiato nulla. Per non parlare dei quartieri periferici.
E sufficiente che non si presenti
Le elezioni le perderà perché Fagioli è il candidato sbagliato.
A livello locale contano le persone più che i partiti e credo che il Sig Gilli farà il pienone.
non tralasci, prof, Indelicato, le eroiche imprese dell’assessore Tosi, prossimo alla candidatura a primo cittadino. come dimenticare quell’abbiamo sconfitto la povertà, giocato, in verità, in salsa un po’ becera, accontentandosi di dire che al suo assessorato si era passati da 500 a 50 richiedenti aiuto.
non la storia d’Italia conosce l’avvocato. non la storia saronnese conosce l’assessore. e Saronno, ben più che quella destra rachitica, paga pegno
Complimenti Indelicato una buona analisi, veritiera. Bravo anche nella sua autocritica è importante riconoscere i propri errori ( lei non conosceva la lega i fratelli Fagioli e compagni di merenda ), è una questione di sensibilità e amor proprio, cosa che certamente i Fagioli non hanno
“Ma se non hai cultura non hai identità, e se non hai identità non sei nessuno, anzi non sei niente.”
Ma ogni caso avere la cultura non basta
se sta sul cavallo, che va avanti seduti al contrario;
certo si ha tempo di vedere il passato e di fare ottime riflessioni ma non si vede il futuro, lo si vede solo quando è diventato passato .
Vale
Paolo Enrico Colombo
Tuttologo
Commento da “nullologo”