Invidia (M5s): “Una strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro”
SARONNO – “Gli incidenti mortali sul lavoro avvenuti negli ultimi giorni ci spingono ad agire concretamente e velocemente. Con il Documento di economia e finanza 2021, il governo ha indicato tra i provvedimenti collegati alla Manovra un disegno di legge in materia di aggiornamento e riordino della disciplina relativa alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Con questa risoluzione, che ha visto l’impegno di tutti i componenti della commissione Lavoro della Camera ed è stata votata all’unanimità, intendiamo impegnare l’esecutivo ad adottare, dopo un confronto interistituzionale, un piano organico che sviluppi una strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro, indicando le direttrici che dovranno essere seguite”.
Queste le dichiarazioni di Niccolò Invidia, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera, dopo l’approvazione della risoluzione per l’adozione di una strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro. “I dati Inail relativi al primo trimestre di quest’anno -prosegue il portavoce alla Camera- indicano un aumento dell’11,45% degli infortuni con esito mortale rispetto allo stesso periodo del 2020. In primo luogo perciò vanno incrementate in maniera significativa le risorse economiche da destinare alla sicurezza sul lavoro, come quelle per i bandi Isi-Inail volti a finanziare progetti di investimento e formazione rivolti in particolare a piccole, medie e micro imprese da utilizzare anche per favorire il rinnovo dei macchinari, che molto spesso sono causa di incidenti perché troppo obsoleti. Ancora, vanno previsti incentivi per le iniziative di formazione promosse dalle imprese. Altro elemento cruciale è il rafforzamento della vigilanza, che deve passare anche attraverso il potenziamento del personale ispettivo di Inps e Inail e la piena condivisione tra Ispettorato nazionale del lavoro e Inail delle banche dati rilevanti ai fini delle attività di controllo”.
“Infine – conclude Invidia – fra gli impegni che indichiamo al governo c’è pure quello a prevedere la creazione di un fondo che garantisca ai figli delle vittime di ‘morti bianche’ il completamento del loro percorso di studi. Sulla salute e sicurezza sul lavoro non possiamo né dobbiamo perdere tempo”.